Elegie romane 1887-1891 Fuori commercio
Gabriele D'Annunzio

Elegie romane 1887-1891

  • 1892
  • Note: In 16°, pp. 164 + 4 n.n. Copertina gialla, stampata in rosso e nero. "Finito di stampare il 20 maggio 1892". Di questa edizione furono stampate anche 5 copie fuori commercio (cm. 16,5x23) su carta a mano, con copertina in pergamena stampata in rosso e nero. Una di queste copie di lusso il Poeta donò a Barbara Leoni, l'ispiratrice di questo volume 'romano'. Frontespizio: "Gabriele d'Annunzio, Elegie romane [1887-1891] Bologna, Ditta Nicola Zanichelli" (Cesare e Giacomo Zanichelli) MDCCCXCII. Finito di stampare il dì XX maggio tipografia di Nicola Zanichelli in Bologna." Dedica: "Al poeta Enrico Nencioni questo libro è dedicato". Come motto: "Quid melius Roma?" - Ovidii Ex. Ponto L.P. - "Eine welt zwar bist du, o Rom; doch ohne die Liebe I wäre die Welt nicht die Welt, wäre denn Rom auch nicht Rom". - Goethe's Römische Elegien: I. Contiene: I: "Il Vespro - Sogno d'un mattino di primavera - Villa d'Este - Sera su i colli d'Alba - Villa Medici - Elevazione" - II: "Sul lago di Nemi (Villa Cesarini) - Il Viadotto - Villa Chigi - Il Vóto - In un mattino di Primavera - Il Meriggio" - III: "La Sera Mistica (sul Tevere, all'Albero Bello) - In San Pietro - Le Erme (Villa Medici) - Il Pettine (Villa Medici: dal Belvedere) - Dal Monte Pincio" - IV: " Felicem Nioben! - Ave, Roma - Vestigia - Nella Certosa di San Martino - Nel Bosco" (I) - Nel Bosco (II) - Congedo". Questa edizione è uguale alle successive, tranne in un punto, cioè nell'inizio della elegia "Sul lago di Nemi", che dice, come diceva sulla «Nuova Antologia» (dove fu anticipata a suo tempo): "Era un ritorno..." L'edizione successiva (Milano, Libreria Lombarda, 1905 con a fronte la versione latina del De Titta), corresse bene: "Era il ritorno..." Poi, nella edizione Treves, 1911, e da qui in tutte le altre, per un errore nel mettere a posto i legni che ornavano le iniziali nell'edizione 1905 (legni ripresi per la Treves 1911), diventa "Ora il ritorno.... " che è certamente sbagliato. - Di questa edizione furono stampate 5 copie su carta a mano, con copertina in pergamena, che Gabriele giudicò 'bellissime'. L'edizione fu curata da Antonio Della Porta (poeta ed amico degli Zanichelli). - È l'unico libro di poesia organico composto dal D'Annunzio dopo il "Canto novo" e prima della "Laus". "Egregio Signore, Il mio amico Antonio della Porta mi scrisse, qualche mese fa, ch'Ella avrebbe volentieri pubblicato le mie "Elegie romane". Molte cure mi distrassero allora, e non mi fu possibile occuparmi di questa pubblicazione. Ma La prego ora di farmi sapere se Ella è ancora disposta a trattare con me in proposito. - Le "Elegie romane" sono una ventina, e comporrebbero un volume simile nella mole di quello delle prime "Odi barbare". Credo che la lunghezza dell'esametro richiederebbe un formato più ampio. - E poiché ci sono, io Le propongo altro. Mi attrasse l'eleganza severa de' suoi tipi, ed ho inoltre molta voglia di sfuggire ad altri torchi che troppo mi premono. - Ho terminato in questi giorni un romanzo che s'intitola "L'Innocente". Il manoscritto si compone di più che 900 cartelle, pari a circa 500 pagine tipografiche. Vuole Ella essere l'editore anche della mia prosa? Attendo dalla sua cortesia una risposta sollecita. Mi creda, Egregio Signore, Suo dev.mo.": GABRIELE D'ANNUNZIO a CESARE ZANICHELLI, Francavilla al Mare, 25 agosto 1891. - "Caro Signore ho ricevuto il vaglia di L. 350 (trecentocinquanta) per compenso d'una prima edizione (1100 copie) delle mie "Elegie romane" - La formula: "La proprietà letteraria rimane sino ad esaurimento di questa prima edizione" mi pare troppo indefinita. - La prego si stabilire un tempo, un periodo determinato (rispondente alla tenuità dell'edizione), nel quale Ella crede esaurire le 1000 copie. - L'avverto che aggiungerò in fine al due altre elegie; e le mando l'epigrafe che deve essere stampata nella prima pagina dopo il frontespizio. - Aspetto la prova di stampa nella prima pagina dopo il frontespizio sicuro, ch'Ella mi farà un'edizione degna delle nobilissime tradizioni di Casa Zanichelli. Cordialmente": id., Napoli, Corso 9, 18 marzo 1892. - "Oggi Le spedisco il manoscritto delle "Elegie romane"; e mando contemporaneamente notizie intorno alla disposizione tipografica dei versi al mio amico Della Porta.": GABRIELE D'ANNUNZIO a CESARE ZANICHELLI, 10 marzo 1892. Il testo integrale è gratuitamente disponibile all'indirizzo http://www.archive.org/details/elegieromane00dangoog (link valido all'aprile 2011. Preghiamo chi riscontrasse anomalie nel funzionamento di darne segnalazione alla redazione del catalogo storico catalogo.storico@zanichelli.it)