Delle poesie latine edite e inedite di Ludovico Ariosto Fuori commercio
Giosue Carducci Nobel

Delle poesie latine edite e inedite di Ludovico Ariosto

Studi e ricerche

  • 1875
  • Note: In 8° grande, pp. 281+ 3 n.n. Edizione di lusso in 100 esemplari in carta filadelfia. Prima edizione di un'opera carducciana di prosa stampata da Zanichelli. Frontespizio: "Delle poesie latine, edite ed inedite, di Ludovico Ariosto, Studi e ricerche di Giosue Carducci. In Bologna presso Nicola Zanichelli, successore alli Marsigli e Rocchi, MDCCCLXXV". Dedica: "All'inclita Città di Ferrara I festeggiante il IV Centenario Ariosteo I l'autore e l'editore I ossequiosi plaudenti". Avvertenza. "Gli egregi cittadini ferraresi che promossero e prepararono la commemorazione del quarto centenario dalla nascita di Ludovico Ariosto mi avevano commesso di scrivere la vita del poeta. Non potei rispondere a quella onorifica fiducia per più ragioni; massimamente perché sentii che intorno all'Orlando mi mancavano ancora certi studi i quali sono richiesti dalla critica come oggi è, e al difetto non avrei potuto riparare in così poco tempo. Limitai dunque le mie ricerche entro una parte più ristretta, e meno esplorata delle opere dell'Ariosto: le poesie latine edite ed inedite. E intorno a queste raccolsi tutte le notizie che potessero meglio dichiararle e conferire insieme a dare una più larga conoscenza della gioventù di Ludovico Ariosto e del rinascimento classico in Ferrara. Teodorico Landoni, uomo di molta erudizione nella letteratura del secolo decimosesto, volle amichevolmente ornare questi miei studi con alcune preziosità di bibliografia ariostea. Il che mi suggerì di aggiungere quante io conosceva rime disperse del grande poeta o a lui attribuite e una ballata inedita. Bologna, 21 maggio 1875": GIOSUE CARDUCCI. "Il centenario dell'Ariosto che, con un anno di ritardo, doveva celebrarsi nel maggio 1875 a Ferrara, fu l'occasione favorevole ai disegni dell'editore-libraio; e si trovarono d'accordo che il Carducci gli avrebbe preparato uno studio sulle poesie latine dell'Ariosto": GIUSEPPE CHIARINI. "Oggi a mezzogiorno in punto ho finito di scrivere, ma non di correggere e rivedere, il mio studio sulle poesie latine dell'Ariosto; e ho, cara mia, sciolto l'impegno di scrivere e fare e stampare in venti giorni un libro di 250 pagine di tutta erudizione. Vedrai poi che edizione": CARDUCCI a LIDIA (16 maggio 1875). "Son rovinato, disfatto, di spirito più ancora che di corpo. Da quante notti non fo altro che lavorare, e la dolce alba mi trova a scrivere paginaccie che non finiscono, mai e a rivedere, rivedere stampe! Zanichelli m'è sempre alle spalle: mi manda dietro i suoi valletti, con stamponi, da per tutto: a lezione, a desinare, alla bottiglieria, sempre Zanichelli padre, Zanichelli figli, Zanichelli garzoni. Chi mi salva da Zanichelli? Sono qui alla bottiglieria piemontese: fra un quarto d'ora verrà Zanichelli: cogliamo il tempo. Dimani vo a Modena, a sopravvegliare da me alla stampa": GIOSUE CARDUCCI a LIDIA (19 maggio 1875).