Delle odi barbare Fuori commercio
Giosue Carducci Nobel

Delle odi barbare

Libri due ordinati e corretti

  • 1893
  • Note: In 16°, pp. III-230 + 2 n.n. "Finito di stampare il 31 luglio 1893". "Raccogliendo tutte insieme le "Odi Barbare" dall'autore per questa ristampa nuovamente ordinate e notevolmente corrette in più luoghi, mandiamo innanzi un giudizio del senatore G. B. Giorgini che tradusse in latino parecchie poesie del Carducci. - "Io non so se in Italia arriveremo mai dove in altri paesi si è pure arrivati, e faremo versi nei quali, come in quelli di Enrico Heine o di Alfredo de Musset, non s'incontri parola o costrutto, che parrebbe affettato, o soltanto insolito, in bocca d'una giovane ben educata. Ma abbiamo oramai saltato il fosso, e andiamo tutti, consapevoli o no, di più di meno, per questa strada: e più innanzi di tutti il Carducci, che a me pare, a parte le suo riserve in fatto di lingua, il più parlante dei nostri poeti, e a questo appunto deve la sua speciale classicità, la freschezza e l'agilità d'una forma, che si discosta dalla vecchia e accademica, come la penna di gallo e il passo di corsa dei nostri bersaglieri dai berrettoni di pelo e dal passo d'ordinanza dei granatieri del gran Federigo". - Riproduciamo questo giudizio, sapendo che l'autore se ne compiace più che d'altre lodi, perocché egli crede proprio d'aver sempre inteso ne' suoi versi, e massime nelle odi barbare, a sanar la poesia dalle asme e dai tumori, a francarla dalle frange e dai pennacchietti e da' minuetti e da' gorgheggi dell'età accademiche. Così dice lui". Contiene: "Preludio - Libro I: Ideale - All'aurora - Nell'annuale della fondazione di Roma - Dinanzi alle terme di Caracalla - Alla Vittoria - Alle fonti del Clitumno - Roma - Alessandria, a Giuseppe Regaldi - In una chiesa gotica - Nella piazza di San Petronio - Le due torri - Fuori alla Certosa di Bologna - Su l'Adda - Da Desenzano, a G. R. - Sirmione - Davanti il Castel vecchio di Verona - Per la morte di Napoleone Eugenio - A Giuseppe Garibaldi, 3 novembre 1880 - Scoglio di Quarto - Saluto italico - A una bottiglia di Valtellina del 1848 - Miramar - Alla Regina d'Italia, 20 novembre 1878 - Courmayeur - Il liuto e la lira. A Margherita regina. - Libro II: Cèrilo - Fantasia - Ruit hora - Alla stazione in una mattina d'autunno - Mors (nell'epidemia difterica) - Una sera di San Pietro - Pe'l Chiarone, da Civitavecchia - Alla mensa dell'amico - Ragioni metriche - Figurine vecchie - Sole d'inverno - Egle - Primo vere - Vere novo - Canto di marzo - Saluto d'autunno - Su monte Mario - La madre (gruppo di Adriano Cecioni) - Per un instituto di ciechi - Sogno d'estate - Colli toscani - Per le nozze di mia figlia - Presso l'urna di Percy Bysshe Shelley - Nevicata - Versioni - Tombe precoci (da Fr. G. Klopstock) - Notte d'estate (da Fr. G. Klopstock) - La torre di Nerone- (da A. Platen) - Ero e Leandro (da A. Platen) - La lirica (da A. Platen) - Di XIV Odi. Versioni in latino. Preludio (Lenta quae putres resupina vulgo) [L. GRAZIANI] - Ideale (Ut me serenus de patera sacrae) [A. CRIVELLUCCI] - Terme di Caracalla (Nigrae Aventinum fugiunt et inter) [L. GRAZIANI] - Alla Vittoria (O diva, adstiteras iamne per agmina) [L. GRAZIANI] - Alle fonti del Clitumno (Et tibi e clivis, ubi densa ad auras) [L. GRAZIANI] - Nella Piazza di San Petronio. In una sera d'inverno (Candet hiems: fusca et turrita Bononia surgit) [L. GRAZIANI] - Su l'Adda (Curre o sub roseo, caerulus Addua) [A. CRIVELLUCCI] - Sirmione (Ecce, nitente lacu, viridans arridet, ocellus) [L. A. MICHELANGELI] - Alla Regina d'Italia (Queis vecta ab oris aut quibus advenis) [G. B. GIORGINI] - Fantasia (Ad nostras resonat vox tua suaviter) [A. CRIVELLUCCI] - Ruit hora (Ut o, relictis coetibus urbium) [L. GRAZIANI] - Per l'epidemia difterica (In nostras cum saeva domos, it diva, volantis) [G. B. GIORGINI] - Su Monte Mario (Monte solemnes Mario, sub auras) [G. B. GIORGINI] - Presso l'urna di Percy Bysshe Shelley (Corde tibi, Lalage, surgant quae somnia, novi) [G. B. GIORGINI]".