CRISTALLO DI ROCCA Fuori commercio
Adalbert Stifter

CRISTALLO DI ROCCA

Prima edizione

A cura di Gabriella Morandi, Graziella Nesi
  • 1965
  • Note: Traduzione di Giovanna Rabbi Solari. Introduzione e note di Gabriella Morandi e Graziella Nesi. Impaginazione e copertina di Albe Steiner. Frontespizio su due pagine. Copertina illustrata a colori. "Questo libro è il primo della serie dedicata alle opere di narrativa dell'editore Zanichelli". Presentazione della collana "Serie di narrativa": "La Zanichelli pubblica questa collana di narrativa che è forse l'unica che sia stata studiata, per quanto riguarda introduzioni, note e commento, per i ragazzi. I titoli sono stati, per lo più, scelti tra quei classici della narrativa straniera che sembrano più adatti a destare nei giovani il gusto della lettura e l'interesse per ambienti e paesi diversi dai loro e tra opere originali in lingua italiana. In ogni volume il testo è accompagnato da numerose note a piè di pagina, che, oltre a spiegare tutti gli elementi estranei all'ambito culturale di un giovane tra gli 11 e i 14 anni, forniscono una serie di informazioni di carattere storico, ambientale e sociale. Il commento di ogni opera si presenta così come una piccola monografia dedicata ai luoghi, ai costumi al periodo in cui si collocano i fatti narrati. L'introduzione comprende notizie sull'autore e sulle circostanze in cui l'opera è stata creata. Alla fine di ogni volume, una "Guida alla lettura" si propone, attraverso l'analisi delle strutture narrative dell'opera, di sviluppare nei ragazzi il senso critico. Introduzione, note e guida alla lettura, pur fornendo all'insegnante spunti per svariati esercizi, sono dedicate ai ragazzi e scritte in linguaggio semplice e chiaro. I volumi sono ampiamente illustrati da tavole fuori testo e, quando possibile, da cartine." Dal catalogo scolastico Zanichelli 1970-71. "La collana di narrativa per la scuola media della Casa Editrice Zanichelli si apre con una prima scelta di tre classici, uno austriaco, uno francese e uno americano, che appaiono in edizione totalmente nuova. La presentazione dei volumi è estremamente accurata sotto ogni aspetto; le traduzioni tengono conto della destinazione scolastica di questi libri; le introduzioni biografiche, ampie e documentate, tendono soprattutto a mettere in luce, della vita di ogni autore, quello che più facilmente può interessare un ragazzo e soprattutto le circostanze che si riallacciano all'opera presentata. Un carattere particolare hanno i commenti che accompagnano il testo: le folte note a piè di pagina, oltre a spiegare ogni elemento del testo che si presume estraneo alla cultura di un ragazzo tra gli 11 e i 15 anni, danno una sistemazione alle notizie riguardanti luoghi, epoche, ambienti e avvenimenti ricordati nell'opera, assumendo così un carattere unitario, quasi di piccola monografia. Con gli stessi criteri sono state scelte le tavole fuori testo che illustrano i volumi, tutte di carattere documentario. Alla fine del libro una "Guida alla lettura" propone un'analisi delle strutture narrative dell'opera in termini chiari, perfettamente comprensibili a un ragazzo. Il primo dei tre volumi -che è anche il meno noto- "Cristallo di Rocca" dell'austriaco Adalbert Stifter, è un lungo racconto ambientato nelle Alpi salisburghesi. Narra l'avventura di due fratellini, Corrado e Sanna, che la vigilia di Natale, attraversando la montagna dopo aver fatto visita ai nonni, sono colti da una fitta nevicata, smarriscono il sentiero e finiscono coll'addentrarsi tra crepacci, grotte e seracchi del grande ghiacciaio che corona la montagna. Vagano a lungo in quel mondo sconosciuto e fantastico e, non trovando via d'uscita, sono costretti a trascorrervi la notte. Solo il giorno seguente saranno salvati da una spedizione di soccorso partita dalla valle. La trama è quindi assai semplice -quasi una favola- ma il pregio del racconto sta nel felice equilibrio tra l'osservazione esatta e minuziosa della natura -lo Stifter era un appassionato cultore di scienze naturali- e il tono fiabesco che il punto di vista infantile conferisce alla narrazione. La montagna, rappresentata nei suoi diversi aspetti, nei suoi mutamenti, è la vera protagonista di questo racconto, che si potrebbe definire una 'favola della natura'. E se vogliamo cercare un aspetto educativo nel racconto, lo troveremo proprio nell'osservazione della natura, intesa non come fatto puramente contemplativo, ma come indagine dei suoi fenomeni e delle sue leggi. È questo l'aspetto che il commento sottolinea in maniera particolare: le note che accompagnano il testo hanno come tema principale il mondo della montagna e del ghiacciaio e forniscono un'esauriente informazione sull'argomento, come pure su tutto ciò che riguarda usi, tecniche e oggetti collegati con l'ambiente della montagna. La guida alla lettura aiuterà il ragazzo a scoprire come dietro l'apparente semplicità del racconto si celi una raffinatissima tecnica di narrazione, in cui nulla è casuale e in cui ogni elemento ha una sua precisa funzione nella struttura generale dell'opera." MELINA INSOLERA, da «Zanichelli Scuola» n. 29, aprile 1966. Traduzione di: Rabbi Solari Giovanna Titolo originale dell'opera: Bergkristall