CORSO DI STORIA Fuori commercio
Giampiero Carocci

CORSO DI STORIA

1. Il Medioevo

Prima edizione

  • 1985
  • Note: Volume 1: "Il Medioevo" ; Volume 2: "L'Età moderna" ; Volume 3: "L'Età contemporanea" . "Giancarlo Angelozzi e Massimo Donattini hanno redatto la "Cronologia" e le "Didascalie delle illustrazioni"." "(...) Caratteristiche fondamentali. Fino a una diecina di anni fa la storiografia italiana si era caratterizzata nel panorama internazionale per la particolare e spesso esclusiva attenzione prestata alla storia politica. A questa interpretazione in chiave politica o etico-politica era ricondotto anche il vivo interesse per la cultura, l'economia, la società. Oggi invece stanno prevalendo altre interpretazioni che ci giungono dalle scuole straniere, in particolare da quella francese delle 'Annales'. Anche da noi ci si confronta oggi con altre discipline e si cercano nuovi approcci allo studio della storia: l'approccio fornito dalla sociologia, dall'antropologia, dallo studio della mentalità, da quello della cultura materiale, ecc. È superfluo sottolineare l'importanza di questo processo di rinnovamento, inteso a conferire alla nostra storiografia un respiro maggiore, vicino a quello di paesi, come la Francia e l'Inghilterra, di più ricca cultura. Tuttavia l'autore ha la convinzione che molti aspetti della tradizionale storiografia italiana siano degni di essere mantenuti. Del resto anche all'estero, a quanto sembra, sta ritornando l'interesse per la storia politica. Il manuale rispecchia questa convinzione dell'autore e si presenta come un tentativo di unire e combinare fra loro gli aspetti tradizionali, italiani, basati sulla storia politica, con gli aspetti più affermati della cosiddetta 'nuova storia'. Caratteristiche di contenuto. Più concretamente il manuale si presenta come un tentativo di storia globale, che affronta i problemi della politica, delle guerre, dello stato, e insieme affronta quelli della cultura, della scienza, dell'economia, della religione, della cultura materiale, della famiglia, della mentalità, del costume. L'autore inoltre ha cercato di realizzare quella unione fra breve e lungo periodo, fra avvenimenti e strutture che resta uno degli aspetti più validi della conoscenza storica. L'ottica del manuale è quella della storia comparata. I problemi dei singoli paesi europei sono confrontati fra loro. I problemi dell'Europa sono confrontati con quelli del mondo. L'ambizione è stata quella di fare un'opera di storia del mondo, considerata però da un punto di vita decisamente eurocentrico. Protagonista dell'opera, insomma, è la civiltà occidentale, non le diverse civiltà del mondo (che però vengono delineate nei loro aspetti principali). Anche questo è uno dei caratteri tradizionali che l'autore ha ritenuto opportuno conservare. L'Italia è studiata nell'ambito dell'Europa; l'ampio spazio che le è dedicato è dovuto semplicemente all'importanza del suo contributo alla civiltà occidentale. Solo per la storia successiva al 1850 è stato dato all'Italia un risalto particolare, superiore a quello che meriterebbe la sua importanza reale, per ovvii motivi didattici, cioè perché l'opera è destinata agli studenti italiani. (...)" Dalla Scheda informativa, ottobre 1984.