CHIMICA Fuori commercio
Lidia M Vallarino James V Quagliano

CHIMICA

Prima edizione

  • 1981
  • Note: "Libro di chimica decisamente non consueto, scritto con un linguaggio piano e facile, talvolta divertente. Totalmente assente la matematica (abbiamo contato tre formule in tutto il libro), la costruzione dell' 'idea' della chimica è realizzata sulla base delle conoscenze del mondo esterno che oggi può avere uno studente medio. Questo, fra l'altro (ed è senz'altro un pregio) senza rispettare le successioni canoniche della chimica ma basandosi su una sorta di 'evoluzione' della chimica dall'inorganico al tecnologico passando attraverso l'organico e il biologico. A questi pregi di semplicità e consequenzialità si contrappone però l'assolutismo ideologico su cui si basano essi stessi: la 'rivoluzione verde', la 'chimica al servizio di tutti', la chimica che è 'per la gente', ecc. Ideologia del resto non nuova e facilmente prevedibile. (Totalmente assente il rapporto tra industria chimica e società, tra bisogni reali e bisogni indotti, tra chimica e profitto, ecc.). Ancora, nonostante quest'impostazione, è reale e concreto il rapporto con i problemi ambientali ed ecologici: mai di maniera o ossequioso alla moda, bensì puntuale nei vari aspetti. In definitiva, un libro che sarebbe molto utile far leggere agli studenti (e che essi leggerebbero volentieri) ma che, proprio per i valori intrinseci di cui è portatore, avrebbe bisogno di essere continuamente contestato e smascherato. P.S., su ulteriore richiesta: A mio parere dopo aver studiato su questo libro uno studente impara decentemente la chimica, o quanto meno i suoi concetti generali (non la parte sperimentale, che del resto qui non esiste)." GIULIO FORCONI, parere sul testo per il Comitato Direttivo, Bologna 16 giugno 1976. "Il libro tratta una materia assai vasta, centrando sul rapporto tra chimica, tecnologia e mondo moderno. Lo stile è estremamente piano e discorsivo. L'argomentazione, elementare e strettamente qualitativa, non tenta neppure l'approfondimento dei singoli temi. Lo scrivente ha avuto la sensazione che gli Autori -consapevolmente o no, poco importa- annettano al termine 'umanistico' il significato più deteriore di 'non sperimentale, non operativo, puramente verbale'. Essi appaiono infatti convinti che sia sufficiente un libro 'parlante' (così si esprimono nella prefazione) per fare valida opera di educazione chimica. In realtà il libro parla tanto da riuscire perfino prolisso, ma lo sforzo di semplicità (esasperato fino a far sorgere il sospetto di una sottovalutazione dei lettori potenziali) compiuto dagli Autori non lo rende perciò meno astratto e quindi meno diseducativo sul terreno della didattica scientifica. Forse riflette un atteggiamento di insofferenza nei confronti del pragmatismo imperante negli USA, ma francamente il pubblico italiano, che di un certo tipo di umanismo fa le spese da troppo tempo, non avrebbe nulla da guadagnare da una simile proposta. Possiamo anche ammettere che i nostri studenti non abbiano meno bisogno di quelli americani di essere condotti per mano a scoprire le verità scientifiche (e anche il resto), ma questo libro che non prevede una sola esercitazione pratica e non individua alcun ruolo per l'insegnante, non è possibile considerarlo un testo scolastico e non avrebbe senso in nessun tipo di scuola; al più potrebbe rivolgersi a coloro che non hanno potuto ricevere un'educazione scientifica a tempo debito e devono rassegnarsi a cercare un'informazione generica acquisibile autodidatticamente. Non sembra allo scrivente, in conclusione, tenuto conto dei limiti attuali della situazione economica e della scarsa propensione (ed abitudine) dei giovani 14-16enni alla lettura prolungata, che l'ipotesi di una pubblicazione meriti di essere considerata." MANLIO GUARDO, parere sul testo per il Comitato Direttivo, Bologna 24 maggio 1976. "Il libro -492 pagine, ricca e piacevole la veste grafica- ci è stato suggerito per la pubblicazione dal professor Mangini dell'Università di Bologna quale possibile testo per le scuole secondarie superiori. Ha pregi e difetti posti in luce dalle due relazioni Forconi e Guardo. Gli autori sono due coniugi italiani emigrati negli Stati Uniti: la moglie insegna in un college, il marito all'Università, e il libro l'hanno scritto per gli studenti di college. Parere favorevole." Decisione del Comitato Direttivo, 27 settembre 1976. "A torto o a ragione i chimici oggi non godono le simpatie dell'opinione pubblica. L'accusa principale è quella di avere messo a punto sostanze e materiali il cui impatto con l'ambiente e con l'uomo si rivela a volte disastroso. Anche la Chimica come materia di studio non attrae più i giovani come in passato: troppe formule, troppa arida disumanità! E' ben noto a chi opera nel campo della didattica chimica il fenomeno della rarefazione degli studenti avvertita più o meno nelle Università di tutto il mondo occidentale. Probabilmente è partendo da considerazioni di questo tipo che Quagliano e Vallarino hanno sentito l'esigenza di scrivere un testo 'diverso' di Chimica. Essi propugnano innanzitutto una riconciliazione profonda della Chimica con l'Ecologia. Inoltre, mediante quello che chiamano un 'approccio umanistico', essi tentano di innestare l'insegnamento di questa disciplina scientifica nel tronco robusto della cultura storico-umanistica. A mio avviso l'opera che ne è risultata è valida, anche perché i fini ambiziosi cui si è fatto cenno sono perseguiti con mezzi assai semplici: una esposizione molto chiara, un richiamo costante alla vita ed ai problemi concreti della società contemporanea, una felice scelta degli argomenti ed una esposizione sempre avvincente. (...) Occorre infine ricordare che è probabilmente impossibile trovare un altro testo di Chimica contenente un numero minore di formule. Naturalmente questa è stata una scelta precisa degli Autori, i quali hanno così però deliberatamente in parte sacrificato il rigore scientifico della materia esposta. (...) PAOLO DE MARIA, parere sul testo, 26 marzo 1980. Traduzione di: Di Stefano Giuseppe, Dondoni Alessandro, Ricci Alfredo Revisione di: Mangini Angelo, Sartori Guido Titolo originale dell'opera: Chemistry - A Humanistic Approach McGraw-Hill, Inc., 1975