Carteggio inedito dal 1833 al 1874 Fuori commercio
Gino Capponi

Carteggio inedito dal 1833 al 1874

per cura di I. Del Lungo e P. Prunas. Volume I: Firenze - Il primo esilio - Parigi (1833-1837)

A cura di Isidoro Del Lungo, Paolo Prunas
  • 1911
  • Note: In 16°. Volume 1, pp. XII-664, con due ritratti, 1911; Volume 2, pp. VIII-796, con due ritratti, 1914; Volume 3, pp. XIX-296, con due ritratti, 1920; Volume 4 parte I, pp. 416, con 1 ritratto, 1923, parte II, pp. VII-280, 1932. Dalla Prefazione:"Quando, or sono quasi trent'anni, Alessandro Carraresi, benemerito segretario del marchese Gino Capponi, poneva mano alla pubblicazione delle Lettere di lui e di altri a lui, il carteggio col Tommaseo si presentò, e al Carraresi e al suo consigliatore autorevole Cesare Guasti, come il più importante fra tutti, sì per la sua frequenza e continuità dagli anni ancor giovanili del Tommaseo sino alla morte sua, sì per la intimità affettuosa, sì pel valore morale e storico in relazione con quelle due grandi anime e coi tempi loro. Nei consigli del Guasti, che furono per la pubblicazione, separatamente, di tutto intero quel carteggio, ebbi parte io pure; che non pensavo allora, come la benevolenza della figliuola di Niccolò Tommaseo mi avrebbe onorato della sua fiducia, perché dalla trascrizione fedele di tutte, linea per linea, le lettere di Niccolò e di Gino dal '33 al '74, curata e rivista con filiale scrupolo da Girolamo Tommaseo, queste venissero consegnate alle stampe. Tributo amorevole dei degni figliuoli, Caterina e Girolamo, alla gloriosa memoria del padre la pubblicazione di questo Carteggio; dove la figura di Lui, dalla intimità di tale amicizia, ci si rivela tutta intera, nell'altezza dell'ingegno, nella nobiltà del sentimento, negl'interni combattimenti, nelle confessate debolezze, negl'impeti secondo coscienza appassionati: non sempre irriprovevole, volgare non mai. E Gino, l'amico confidente, il consigliere e ispiratore, l'ammonitore invocato; in queste lettere continuatore di fraterni colloqui; tra i letterati quello che gli si addimostrasse più compiutamente uomo, e nella integrità della vita il più affettuoso a intendere e compatire; dotto senza pedanteria, senza superstizioni credente; patriotta non fazioso; patrizio di tradizione dai grandi antenati democratica, e che al Dalmata ansioso d'italianità faceva risonare dall'orecchio al cuore le energie dell'idioma di Dante e del popolo toscano. Tali, nel Carteggio che pubblichiamo, que' due. ISIDORO DEL LUNGO Firenze, dicembre 1910. Sul secondo volume: "(...) Il volume viene come meglio non potrebbe. Peccato che non in un bell'ottavo, come si sarebbe meritato! - Non c'è, tenga per fermo, un Epistolario illustrato altrettanto compiutamente, e senza risparmio di fatiche, quanto questo. Del II volume si è tirato quattrocento pagine; e un'altra cinquantina o più stanno per impaginarsi: con le quali si arriva al settembre del 1847. Il volume deve comprendere a tutto il '49. Speriamo che non si oltrepassino di troppo le 600 pagine! Il Prunas ci lavora assai rudemente, e con competenza e preparazione tutte sue: ma voluto e dovuto fare come lo facciamo, è un lavoro, per necessità, tardo. La parte che ci prendo io è accompagnata, stia pur sicuro, dal massimo zelo. (...)": ISIDORO DEL LUNGO a CESARE ZANICHELLI, Torre a Cona [Firenze], 12 settembre 1913). "(...) Il lavoro del II volume Tommaseo-Capponi è all'ultimo triennio 1847-49, che desterà (Le prometto) massimo interesse. - Speriamo che a primavera il volume sia pronto! lo mi ci adopererò, com'Ella sa già, quanto mi sia possibile (...) ". id., Firenze, 30 dicembre 1913. - "(...) Il Prunas mi assicura che ai primi di marzo il Tommaseo-Capponi sarà pronto. Mi accontenterei in aprile. Vero è che dopo il 1847, laboriosissimo, il resto del volume darà meno da fare. Non vedo l'ora che ne siamo fuori, e che sia fuori il volume! - Anche questo, come sapete, avrà due ritratti: al quali penserò ora subito.": id., Roma, 26 gennaio 1914. - "Manca la carta! Quindi è sospesa la tiratura; e se non si scompone, non si può ripor mano alla composizione delle ultime pagine del Carteggio, il cui originale, testo e note (e mi par di sognare!) è tutto in tipografia (...)." id., Firenze, 2 maggio 1914. - "Tra Firenze e Roma, giugno e luglio, mi son passati occupatissimi e divagatissimi in cose distrattive dal mio consueto tenor di vita. Sono stanco e svogliato. - (...) Del volume Tommaseo-Capponi ho qui dinanzi l'ultima pagina dell'ultima lettera: ed è pag. 744. Vien poi l'Appendice, come nel vol. I; e infine l'Indice. Calcoli dunque che il volume toccherà le 800. E sappia che manca la carta. (...). Le copertine mi pare le facciate Voi costì. Prenda nota, La prego, che il tergo della copertina indichi il volume I già pubblicato; e altresì il III da pubblicare: col titolo specificato di tutti e due, quale fu dato a pag. VII della Prefazione. Se vuole, mi mandi la bozza di detta copertina. - Ebbi le due fotografie. Ma del Tommaseo si metterà un diverso ritratto, più coerente storicamente al volume; la cui fotografia è da eseguirsi a Milano, e se n'è incaricato il Bemporad. Quella fatta ora sarà utilizzabile pel III e ultimo volume... che vorrei pur arrivare a vedere!": id., Firenze, 27 luglio 1914. - "(...) Il volume è tutto tirato, salvo i frontespizi e le copertine a cui pensa Lei. Il frontespizio l'avevamo composto, e qui glielo acchiudo. - Nel terzo dell'occhiello preliminare, ossia di fronte al frontespizio, non Le pare che starebbe bene l'indicazione di tutti e tre, coi rispettivi sottotitoli? "I. Firenze. Il primo esilio - Parigi"; "II. Nantes - Bastia - Montpellier - Venezia"; "III. secondo esilio - Corfù - Torino - Firenze". - E così nella copertina posteriore (...).": id., Firenze, 14 novembre 1914. Sul quarto volume: (...) Il "Tommaseo-Capponi", IV (I) cammina di buon passo, e io lo sollecito quanto posso, con la fioca speranza d'essere a tempo al V, fiorentino e un po' mio personale. Ma... (...) ": ISIDORO DEL LUNGO a OLIVIERO FRANCHI, Le Palazzine, 16 settembre 1923. "(...) Pensate, ossia permettetemi ch'io vi ricordi, come sarebbe mio vivo e compatibile desiderio (con fioca speranza!) che passasse per le mie mani anche il V "Tommaseo-Capponi", ultimo volume, cioè il volume del soggetto fiorentino, degli anni da me giovanissimo convissuti coi due vecchi gloriosi. Ma se alle lodate e lodevolissime abbondanze del Prunas si aggiungono anche gl'indugi tipografici-editorii, mancherà a me certamente questa soddisfazione, e forse qualche cosa di non trascurabile a quell'ultimo volume, che dovrebbe avere per suggello di tutta la laboriosa compilazione una Prefazione tutta mia.": id. (s.d.).