BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE Fuori commercio
James D Watson Nobel

BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE

Prefazione di Luigi Luca Cavalli Sforza

Prima edizione

  • 1967
  • Note: Consulenza grafica di Albe Steiner. "Nella presente edizione sono incluse aggiunte e modifiche introdotte dall'Autore nel testo originale per la seconda edizione". "L'editore ringrazia il Prof. Giorgio Tecce dell'Università di Roma per aver segnalato questo libro consigliandone la traduzione e per aver interamente rivisto il testo italiano." Dedica: "A S.E. Luria". Prefazione dell'Autore, maggio 1965. Rilegato e in brossura. "Prefazione all'edizione italiana Mi è stato chiesto di presentare la traduzione italiana del libro "Molecular Biology of the Gene" di James Watson. Non posso farlo che con grande piacere. Si tratta di un libro di altissimo valore sul piano didattico e che ha pure il merito di colmare un vuoto grave. L'autore del libro, James Watson, è nato a Chicago nel 1928. Qui ottenne il primo titolo accademico, il B.S. (Bachelor of Sciences); ebbe quindi quello di dottore (Ph. D.) nel Dipartimento di Microbiologia dell'Università dell'Indiana, sotto la direzione di S.E. Luria - 1950 -. Lavorò successivamente in Europa a Copenaghen e poi nel Laboratorio di Cavendish dell'Università di Cambridge, ove incontrò F.J. Crick e con lui iniziò l'analisi della struttura del DNA. Questo lavoro in collaborazione li portò a proporre nel 1953 la teoria che, tuttora accettata con poche modificazioni, ha dimostrato un valore euristico notevolissimo ed ha contribuito forse più di qualunque altra allo sviluppo moderno della Biologia. Dal 1956 Watson lavorò sulla struttura dell'acido ribonucleico (RNA) al California Institute of Technology e quindi si trasferì a Harvard ove divenne professore nel 1961, e ove si occupa tuttora di sintesi proteica. Nel 1962 a Watson fu assegnato il Premio Nobel per la Medicina e Fisiologia insieme a Crick e a Wilkins, a riconoscimento dell'importanza del modello proposto per la struttura del DNA. Grazie, in parte non piccola, a questa scoperta, la Biologia Molecolare ha avuto uno sviluppo quasi esplosivo negli ultimi dieci anni. Ma l'attività febbrile dei laboratori non ha stimolato uno sviluppo parallelo di libri e, in particolare, di testi per uso didattico. Gli autori in potenza hanno preferito rimanere a lavorare in laboratorio, o comunque non hanno mostrato interesse a impegnarsi nella scrittura. Né si può dare loro torto, con una materia così fluida. In questa quasi completa mancanza di testi, il libro di Watson giunge particolarmente desiderato, e si dimostra di utilità estrema perché scritto con grande chiarezza e con notevole rigore di pensiero, due qualità che diffi-cilmente si trovano insieme. L'esposizione parte da un livello molto elementare. Dovrebbe essere sufficiente una buona cultura di scuola secondaria per capire il libro senza difficoltà. Perciò sia il Fisico, che il Chimico o il Biologo, possono utilizzarlo. Le basi della teoria cellulare, della genetica classica e della Chimica Biologica si trovano esposte nei primi due capitoli, ad uso del Fisico o del Chimico. Soprattutto ad uso del Biologo e del Fisico si trovano, nel terzo e quarto capitolo, elementi di Chimica Fisica delle molecole. Lo studioso di quasi qualunque ramo trova quindi nei primi capitoli una introduzione più che sufficiente alla comprensione del resto del volume. II trattamento dei problemi fondamentali della Genetica Molecolare occupa poi la parte centrale e più importante del libro, mentre gli ultimi capitoli sono dedicati a due problemi-chiave della Biologia, l'immunologia ed il cancro, che proprio dall'analisi al livello genetico attendono l'avvio alla loro soluzione. II valore didattico del libro è poi accresciuto notevolmente dal glossario, dai riferimenti bibliografici commentati, dai riassunti che si trovano alla fine di ogni capitolo, dai sottotitoli densi di informazione e dalle figure molto curate. Purtroppo l'insegnamento della Biologia a livello universitario è tutt'oggi scadente in Italia. Presso la Facoltà di Medicina esso è ridotto a pochissime materie; non vi è quasi il tempo, anche per gli insegnanti più volonterosi, di spiegare se non gli elementi della Biologia Molecolare. I corsi di Laurea in Scienze Biologiche e in Scienze Naturali sono poi immiseriti da un antico ed immutabile piano di studi. Gli studenti sono costretti a dedicarsi ad uno studio largamente descrittivo che impegna la memoria, ma non l'intelligenza, e ha poco rapporto con le necessità del lavoro dopo la laurea. In questi programmi di studio vi è formalmente pochissimo posto per la Biologia moderna. Purtroppo non è facile cambiare la situazione sul piano formale e neanche su quello di sostanza, e al momento attuale le speranze che ciò avvenga in un tempo ragionevole sono scarse. Un testo come quello che ho l'onore di presentare può coprire però, almeno in parte, la necessità di diversi corsi biologici: in Facoltà di Medicina e in Facoltà di Scienze. Esso può, quindi, portare un contributo molto importante se, come è augurabile, verrà largamente adottato. Tra gli studenti di questa Facoltà, la conoscenza della lingua inglese, oggi divenuta l'esperanto della scienza, è purtroppo ancora poco diffusa. È perciò ancora largamente necessario ricorrere alle traduzioni, e desidero esprimere la mia gratitudine all'Editore Zanichelli per aver curato l'introduzione tempestiva di questo libro nel nostro Paese. LUIGI LUCA CAVALLI SFORZA, Direttore dell'Istituto di Genetica Università di Pavia. Traduzione di: Cristina Monterisi, Donatella Monterisi. Revisione di: Tecce Giorgio Titolo originale dell'opera: Molecular Biology of the Gene W.A.Benjamin, Inc, 1965