Bicyclula Fuori commercio
Luigi Graziani

Bicyclula

con introduzione e note di Vittorio Ragazzini

A cura di Vittorio Ragazzini
  • 1932
  • Note: In 8°, pp. 48. Dalla Prefazione: "Fra tutti i neoumanisti, che alla fine del secolo scorso o sul principio di questo dimostrarono la prodigiosa duttilità e potenza della lingua latina, difficilmente si potrà ritrovare chi per audace modernità d'argomenti, per bizzarra festività inventiva, per pulsante fremito di vita possa raccostarsi a Luigi Graziani, il quale coi due leggiadri e briosi poemetti "Bicyclula" e "In re ciclystica Satan", fregiati d'insigne lode nei certami olandesi (1900-1902), trasmise alla lingua dei padri l'investitura della moderna meccanica. (...). - A Luigi Graziani, esperto anch'egli d'ogni più scaltra finezza del classico idioma, ma innamorato altresì della vita e assetato di gioiosa esperienza, era riservato il compito di celebrare la saettante e docile macchina come spedito mezzo di comunione con la natura e con l'arte nei loro incanti sempre nuovi e fascinatori. Il Carducci così giudicava il carme, scrivendone all'Autore: "Caro Graziani, ho letto la "Bicyclula". Terso e sincero il latino, ma ho anche ammirato più luoghi per novità d'invenzione, per garbo ed affetto di snella descrizione: ingegno vero di poeta. Salve": VITTORIO RAGAZZINI. - La "Bicyclula" fu composta dal Graziani dal 1° al 26 dicembre 1899: fu segnalata nel certame latino di Amsterdam del 1900: "Bicyclula, carmen Ludovici Gratiani lucensis in certamine poetico hoeufftiano magna laude ornatum, Amstelodami, MDCCCC".