AVANGUARDIA E RESTAURAZIONE Fuori commercio
Vittorio Boarini Pietro Bonfiglioli

AVANGUARDIA E RESTAURAZIONE

La cultura del Novecento: testi e interpretazioni

Prima edizione

  • 1976
  • Note: Volume unico , Volume 1 , Volume 2 , Volume 3 . "Gli Autori si propongono di disegnare uno spaccato della cultura contemporanea concepita come un fenomeno globale. Perciò accolgono testi appartenenti a varie discipline: la letteratura italiana, le letterature straniere, le arti, la critica storica, il pensiero filosofico, le teorie scientifiche, le scienze umane, ecc. L'opera è dunque qualcosa di diverso e di più di un'antologia: di diverso perché i testi raccolti si dispongono sulla linea di "un racconto" di cui nessun soggetto è il protagonista; di più perché è il prodotto di un lavoro ambizioso quanto può esserlo una interpretazione critica della cultura. Uno sguardo all'indice e subito il genere antologico perde i suoi contorni: non è un'antologia della letteratura italiana contemporanea allegata alle letterature straniere e alle varie arti; non è una rassegna di letture "interdisciplinari" che traducono con disinvoltura semiotica l'idea dell'"universale umano" da una scienza all'altra; non è una raccolta di pagine "moderne", legate - come accade - a una concezione politico-giornalistica dell'attualità. L'antologia vuol essere, ripetiamo, una interpretazione globale della cultura del '900. L'oggetto non deve apparire generico: la cultura del '900 non è genericamente "la cultura del nostro tempo"; in un senso fortemente dialettico, è l'ultima figura del "moderno", del processo di formazione attraverso cui si sviluppa la società borghese-capitalistica. Avanguardia e Restaurazione sono i termici che definiscono l'ultima figura del moderno nelle "pratiche teoriche" della letteratura e dell'arte. Se l'Avanguardia è negazione dell'arte in quanto merce, la Restaurazione è rivendicazione dell'arte in quanto "universale umano". Mentre l'Avanguardia strappa l'arte alla falsa autonomia del Museo, del quale mette in luce l'equivalenza con il mercato, la Restaurazione riconduce l'arte all'astrazione simbolica e precisamente al compito di significare ciò che nella merce artistica è deificato: il lavoro astratto umano, l'uomo come ente generico. In altre parole, l'Avanguardia mette in luce la mercificazione dell'arte e cerca perciò la propria realizzazione al di là dell'arte stessa: la restaurazione pone l'accento sulla mercificazione dell'uomo e cerca una paradossale classicità nella ricostituzione della natura umana in quanto vita teorica al di là della merce." Dal catalogo scolastico Zanichelli 1976-77.