Premio Nobel per la Chimica e metodologia CRISPR

Jennifer Doudna, biochimica americana e coautrice del volume Biologia molecolare. Principi e tecniche (Zanichelli, 2013), è stata insignita insieme a Emmanuelle Charpentier, biochimica e genetista francese, del premio Nobel per la Chimica 2020 per l’invenzione del sistema di editing del genoma mediato da CRISPR.

Questo sistema permette di modificare in modo preciso il DNA di qualsiasi organismo.

A differenza delle biotecnologie basate sul DNA ricombinante, è più versatile e “pulita”, poiché non introduce modifiche oltre a quelle desiderate.

Metodologia CRISPR nei manuali universitari Zanichelli e CEA

Le due scienziate hanno ottenuto questo strumento modificando un sistema usato dai batteri per difendersi dai virus, mettendo a punto un complesso noto come CRISPR/Cas9. Questo complesso scansiona il DNA alla ricerca del punto da modificare, quindi introduce il cambiamento desiderato. Sulla base dello stesso principio sono stati sviluppati in seguito sistemi analoghi specializzati per varie applicazioni.

Nonostante questa invenzione risalga solo al 2012, le applicazioni sono già molteplici: dalla diagnostica delle infezioni alla terapia dei tumori, dalla modifica genetica di microrganismi, piante e animali al controllo degli inquinanti. Tra le più recenti, la piattaforma Carmen per la diagnosi della COVID-19.

Jennifer Doudna è la prima scienziata premio Nobel a essere pubblicata nel catalogo universitario Zanichelli, dopo Christiane Nüsslein-Volhard nel catalogo dei saggi con Il divenire della vita.

Metodi basati sulla tecnologia CRISPR/Cas

La tecnologia CRISPR/Cas viene richiamata anche nel sito SARS-CoV-2: Frontiere della ricerca sviluppato assieme alla SIBBM - Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare.

L'articolo riguarda in particolare La diagnosi della COVID-19: dagli strumenti molecolari all’intelligenza artificiale.