STORICI GRECI Fuori commercio
Gabriele Burzacchini Valerio Manfredi

STORICI GRECI

Antologia

Prima edizione

  • 1972
  • Note: Grafica e copertina di Duilio Leonardi. "(...) riflettendo su quelle che sono le finalità di una antologia di storici ed inoltre sulla sensibilità profondamente mutata delle nuove generazioni di studenti, si è giunti ad alcune conclusioni: 1) lo studio di una lingua e di una letteratura ha come primo scopo quello di un contatto con la civiltà di cui quella lingua e quella letteratura sono l'espressione, per cui se è necessario che la struttura grammaticale e sintattica venga a conoscenza dell'allievo, è altrettanto indispensabile che venga posto in rilievo ogni aspetto della personalità degli autori, dell'ambiente in cui hanno agito, ed al tempo stesso le caratteristiche semantiche della lingua in cui si esprimono, in qualche modo la struttura ed il meccanismo del loro pensiero. Ora, un simile obiettivo può essere conseguito solo tramite la collaborazione tra il filologo-linguista e lo storico ed è proprio questa la formula che è stata adottata per questo testo. 2) i giovani si trovano per lo più su una posizione di diffidenza nei riguardi di opere ritenute sorpassate, in cui pare impossibile riconoscere le istanze di carattere sociale, i germi del progresso intellettuale, le concezioni dell'economia ritenute componenti della nuova dimensione umana del nostro tempo. A questi giovani il nostro testo non vuole presentarsi con frasi roboanti e la facile retorica delle 'pagine immortali', dei 'valori imperituri'; si ammette invece che la civiltà classica è conclusa e sorpassata, che neanche Tucidide o Polibio hanno più nulla da insegnarci, ma al tempo stesso si pone in rilievo che attraverso le loro pagine, i loro resoconti, le loro cronache, uomini che come noi hanno agito, sofferto, combattuto e pianto ci vengono posti innanzi agli occhi col loro patrimonio di esperienza, di sofferenza, di sangue, perché sappiamo che i loro sentimenti, la loro esistenza, il loro pensiero sono l'humus di cui per tanti secoli, e in parte ancora oggi, si nutre la nostra civiltà. L'autore poi si presenta come interlocutore, come interprete di una realtà di cui non ha potuto o voluto essere soltanto freddo e distaccato cronista. Perciò di ogni storico si sono presentati i brani che possano più chiaramente metterne in luce il tipo di mentalità e di formazione spirituale. (...) Il commento. L'impressione più diffusa tra gli studenti che hanno occasione di lavorare su una antologia di autori classici è quella di trovarsi di fronte, grosso modo, ad una raccolta di versioni: per cui si è cercato in ogni maniera di far sì che ogni passo si trovasse armonicamente inserito in un contesto che lo inquadrasse e contribuisse nel migliore dei modi a dare l'idea dell'opera intera. Ogni parte antologica è preceduta da un profilo dell'autore che non si presenta come novità in sé e per sé, ma in quanto sono messi in particolare rilievo tutti i nessi politici, economici, culturali su cui lo storico ha condotto la propria formazione. Si è cercato di porre in luce gli eventuali intenti propagandistici, gli influssi di parte, i ripensamenti, l'evoluzione del pensiero, in modo da togliere all'autore l'aureola di 'mostro sacro' e da conferirgli invece la dimensione umana di un personaggio reale con tutte le sue qualità ed i suoi limiti. Ogni brano poi è preceduto da un breve riassunto del capitolo o del libro da cui è tratto, cosicché il lettore abbia la possibilità di ambientarsi, di afferrare il filo della narrazione (...). Molte note contengono vere e proprie ipotesi inedite sia da un punto di vista filologico che storico, e non sono espresse come enunciazione dogmatica ma come osservazioni da sottoporre al giudizio del lettore che potrà anche farne oggetto di ricerca sviluppandole in collaborazione col proprio insegnante. (...)" Dalla scheda di presentazione per la propaganda scolastica 1972-73.