Note:
Dall'Avvertenza alla seconda edizione: "In questi tre volumi la storia degli studi classici, dal loro primo risorgere dopo il mille, ad oggi, cioè lungo il secondo millennio (che comincia a decrescerci nell'orizzonte proprio ora mentre mettiamo il piede sull'altro versante dell'ultimo secolo) è inserita nella storia della cultura d'Occidente. Altri in seguito farà meglio; a noi basta avere individuato un fatto storico che è anche un grosso problema storico; e qualche amico m'assicura che questa volta s'è veramente colmata una lacuna. Dei tre volumi fu scritto prima il secondo; e forse sarebbe rimasto unico, se alcune curiosità conseguitene in me e in altri non m'avessero invogliato a vedere e descrivere gli antecedenti e il seguito del gran momento italiano per cui solo, del resto, il nome Umanesimo è diventato glorioso. Nacquero così, a distanza di tempo, il primo e il terzo: "Il Secolo senza Roma" e "La fine del Logos"; e la loro evidente posteriorità al secondo non credo noccia all'organicità dell'opera. (...) Al terzo libro, già molto sintetico sul neoumanesimo europeo di cui però anche molto si sa, si fa il torto d'essere poi assolutamente silenzioso sull'umanesimo italiano della decadenza, di cui non si sa quasi nulla. Ne convengo; ma io di quest'argomento già m'ero occupato in un saggio, "L'Arcadia" (Bologna, Zanichelli, 1946), che però non fu pensato nel disegno di questa "Storia dell'Umanesimo". E non converrebbe quindi inserirvelo. Ma esiste." GIUSEPPE TOFFANIN, Napoli, aprile 1950.
Fuori commercio