Romanzieri e romanzi del Cinquecento e del Seicento Fuori commercio
Adolfo Albertazzi

Romanzieri e romanzi del Cinquecento e del Seicento

  • 1891
  • Note: In 16°, pp. V-394 + 2 n.n. Dedica: "A mia madre". Contiene: Parte I: "Romanzieri e romanzi del cinquecento" (1. "Romanzi e erotici" - 2. "Romanzi morali" - 3. "Romanzi di genere vario") - Parte II: "Romanzieri e romanzi del seicento" (1. "Romanzi eroici galanti" - 2. "Romanzi di costume" - 3. "Romanzi Politici" - 4. "Romanzi morali"- 5. "Romanzi storici"). "Il dottore Adolfo Albertazzi nel libro intitolato "Romanzi e romanzieri del Cinquecento e del Seicento", pubblicato in Bologna dalla Ditta Zanichelli lo scorso anno, libro di ben 494 facciate, ha con ricerche nuove e sue affrontato una materia del tutto intentata, o solo toccata di passaggio, nelle storie letterarie italiane. (...). - Chi legga poi il libro di lui e ripensi come i romanzi specialmente del secolo decimosettimo non si trovino facilmente, né anche nelle più ricche biblioteche di stato e siano di ponderosa lettura, quegli potrà equamente giudicare il valore dell'opera laboriosa, coscienziosa ed onesta di questo giovine scrittore (...).": GIOSUE CARDUCCI, Bologna, 18 dicembre 1892, dalle "Relazioni su le memorie presentate al concorso del premio Vittorio Emanuele nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna". "(...) Ho fede d'aver faticato utilmente. Giacché a compiere la storia d'una letteratura è necessario addentrarsi pur nello studio dei tempi i quali essa ebbe peggiori, e a conoscere di questi le note più caratteristiche e le cause della loro cattività giova scoprire l'origine e lo sviluppo di quelle opere false che vi traviarono gusto ed ingegni: onde il D'Ancona proponeva come un 'bel tema' l'illustrare i romanzi del secolo XVII. Anche consigliava il D'Ancona di prendere in esame i romanzi in prosa del secolo XVI, e perché furono pochissimi e alcuni andaron perduti, suggeriva impresa non troppo grave. Ma gravissima mi riuscì l'altra per le difficoltà che m'attraversarono la via: prima, l'ignoranza degli storici intorno l'argomento (tanta, che a pena rammento quattro o cinque nomi di romanzieri più famosi, e solo per lamentarne, s'intende, la petulante vanità) e la deficienza di cataloghi di romanzi. Debole aiuto infatti ebbi da quel zibaldone ch'è la breve "Nomenclature des romans" dall'abate Lenglet Du Fresnoy e dai cataloghi dei novellieri del Papanti e del Passano; né mi affaticai, per poca speranza di aiuto più valido, a far ricerca dei moderni dizionari francesi del Mare e del Girault. Seconda difficoltà, la povertà grande delle nostre biblioteche in libri di romanzi, quasi lo spirito del curato del "Don Chichotte" ridesto in ira generosa vi penetrasse a distruggerli. Ed è però con piacere e rimorso insieme ch'io porgo il titolo di oltre un centinaio di romanzi del seicento: non forse quanti bastino per dare intera ragione a que' secentisti che chiamarono 'secolo dei romanzieri' la loro età, ma certo abbastanza perché i critici non m'accusino d'avventatezza di giudizi intorno a cose mal conosciute.": ADOLFO ALBERTAZZI, Bologna, 15 maggio 1891. Il testo integrale è gratuitamente disponibile all'indirizzo http://www.archive.org/details/romanzierieroman00albe (link valido all'aprile 2011. Preghiamo chi riscontrasse anomalie nel funzionamento di darne segnalazione alla redazione del catalogo storico catalogo.storico@zanichelli.it)