Monarchia e Papato in Italia Fuori commercio
Domenico Zanichelli

Monarchia e Papato in Italia

Saggio

  • 1889
  • Note: In 8°, pp. XV-263. Dalla Prefazione: "(...) I lettori vedranno che questo libro non segue decisamente nessuna delle opinioni correnti in Italia, che pressoché tutte, sono in parte accettate in parte respinte, e che in alcuni punti principali I'autore ha voluto mettersi su una via propria, se buona o cattiva non spetta a lui il giudicarne, e la ragione di ciò risiede appunto nel fatto, cui si è accennato sopra, che cioè l'autore ha cercato solo la verità, niente altro che la verità senza curarsi di vedere se essa poteva riuscire o no gradita alle sette, ai partiti, alle congreghe politiche italiane da cui è perfettamente indipendente. E anche quando ha dovuto ribattere argomentazioni avverse o mostrare la fallacia e il pericolo di certi uomini, egli ha sempre cercato che le sue parole e i suoi giudizi siano inspirati all'equità più scrupolosa. Così, spera, che invano si cercheranno nel suo libro quelle fioriture retoriche contro il papato e la chiesa, ritornate di moda da qualche tempo, che formano la delizia di un certo pubblico e delle quali non si possono esimere, alle volte, neppure persone che hanno, e meritatamente, fama di serietà; così, spera, che sebbene abbia combattute e dimostrate in più luoghi infondate le speranze dei conciliatori, nessuno possa nelle sue argomentazioni vedere un'ingiuria o una semplice mancanza di rispetto a quegli egregi uomini che con tanta buona fede, tanta italianità di sentimenti, di cultura, di tradizioni, e tanta sapienza si affaticano a mettere l'accordo tra il papato e l'Italia; da ultimo spera, anzi confida, che tutti i lettori saranno convinti non esservi in lui altro che profonda venerazione per tutti coloro che o repubblicani, o monarchici, o progressisti o moderati, hanno cooperato alla redenzione della patria; della loro azione politica e delle loro idee, l'autore giudica liberamente come è dovere di buon cittadino in libero stato, alle loro persone professa venerazione, perché furono il coraggio, l'abnegazione, la costanza, l'amor patrio degli uomini di tutti i partiti che trassero l'Italia dal suo secolare sepolcro e ai giovani italiani, ai quali appartiene l'autore, diedero il diritto di chiamarsi liberi cittadini di una grande nazione. Firenze, 20 gennaio 1889". Il testo integrale è gratuitamente disponibile all'indirizzo http://www.archive.org/details/monarchiaepapat00zanigoog (link valido all'aprile 2011. Preghiamo chi riscontrasse anomalie nel funzionamento di darne segnalazione alla redazione del catalogo storico catalogo.storico@zanichelli.it)