Le cospirazioni del 1831 nelle memorie di Enrico Misley Fuori commercio
Guido Ruffini

Le cospirazioni del 1831 nelle memorie di Enrico Misley

Biografia del cospiratore

  • 1931
  • Note: In 8°, pp. 332, con tavole f. t. "Le rivoluzioni del 1831 isolate dalle loro origini e dalle loro conseguenze sono ancora, nell'opinione pubblica corrente, la breve fiamma di una speranza fallace accesa e spenta in poche settimane, che lasciò una sola vittima, il Menotti, nel sacrario delle memorie che alimentarono la passione italiana nel sogno del suo riscatto lontano. - Gli stessi testi di storia in uso nelle scuole, non pongono in rilievo fatti fondamentali in ordine alla preparazione dei moti, ormai noti, che dimostrano a quali larghi disegni politici i moti stessi si ricollegano, né danno il giusto valore al contributo che le proscrizioni, ingrossando la falange degli emigrati e creando piaghe insanabili in Italia, portarono alla preparazione di quello spirito pubblico che sbocciò poi nelle guerre dell'indipendenza. (...). - La partecipazione del Duca Francesco IV di Modena alle cospirazioni che precedettero i moti del '31, che va sotto il nome di 'Congiura Estense', ebbe a principale testimonio il Misley, che gettatosi poi con ardore alla preparazione liberale della rivoluzione, coll'appoggio delle sue larghe relazioni internazionali, fu il rappresentante dei rivoluzionari modenesi a Parigi durante i moti ed in seguito esponente cospicuo dell'emigrazione negli anni che li seguirono. - Il Misley, dopo la parentesi di una lunga azione politica in Ispagna, tornò per qualche tempo in Italia nel '48, per offrire l'aiuto dei suoi amici francesi a Carlo Alberto e ritiratosi di nuovo in Ispagna vi morì, nel '63 a Barcellona, chiudendo una vita caratterizzata da un'intensa attività diplomatica, che gli aveva dato modo di conoscere e trattare personalmente numerose personalità politiche della sua epoca, da Napoleone III al Palmerston, dal Lafayette al Mina, da Maria Cristina di Spagna a Vittorio Emanuele II (...).": GUlDO RUFFINI. "Guido Ruffini, un discendente dell'unica figlia di Enrico Misley, l'animatore onnipresente e inafferrabile dei moti del 1831, è venuto in questi ultimi anni pubblicando nella «Rassegna Storica del Risorgimento» una serie di studi benissimo condotti sull'epoca e le gesta dell'avventuroso proavo. Della sua profonda esplorazione documentale raccoglie ora, con vigoria sintetica, le risultanze in un bel volume zanichelliano; e quei lucidi, serrati capitoli, dimostranti imparzialità storica e briosa valentia di scrittore, si leggono avidamente come un romanzo, ché tale fu veramente la vita del Misley, cospiratore cosmopolita, per le geniali qualità seducenti accolto con eguale favore nei più chiusi Sancta Sanctorum delle Sette europee e ne' meno accessibili penetrali delle Reggie.": ALESSANDRO LUZIO, «Corriere della Sera», 24 aprile 1931. "Oggi noi abbiamo una difesa documentata e precisa del Misley, dovuta ad un suo discendente per linea femminile, Guido Ruffini, il quale, dopo una serie di studi e di ricerche archivistiche notevoli sull'importante argomento, ha scritto un libro largamente documentato, dove la vita e l'animo del Misley sono ampiamente illustrati, con riferimento preciso agli avvenimenti della storia generale, in cui si inquadrano.": ARRIGO SOLMI (da "Ciro Menotti e l'idea unitaria nell'insurrezione del 1831", p. 52). "All'attivo della produzione di carattere storico pubblicata nella ricorrenza centenaria dei moti del 1831 deve senza dubbio essere posto questo bel volume. È frutto di lavoro durato lunghi anni, e sostenuto dall'autore con mirabile zelo e tenacia. Il Ruffini, proprietario per eredità di famiglia delle carte lasciate da Enrico Misley, si è messo in grado di trarne il massimo vantaggio per gli studi, acquistando una conoscenza completa e precisa della letteratura relativa ai fatti del 1831, in modo da dominare veramente il periodo preso a trattare, e integrando il già ricco materiale documentario in suo possesso con alte ricerche nei fondi conservati negli archivi e in quelli restituiti dall'Austria dopo il 1918. - Esso ha notevole importanza per la luce che getta non solo sulla personalità e sull'azione del Misley, ma anche sulle vicende tra cui si preparò e si svolse la congiura modenese del 1831, e sulla figura di Francesco IV.": PIETRO SILVA, «Leonardo», giugno 1931.