La Questione Romana negli anni 1860-1861 Fuori commercio

La Questione Romana negli anni 1860-1861

Carteggio del conte di Cavour con D. Pantaleoni, C. Passaglia, O. Vimercati. A cura della Commissione Reale Editrice. Tomo I

  • 1929
  • Note: In 8°. Volume primo, pp. 300 con autografi f. t. Volume secondo, pp. 332 con autografi f.t. Roma era sempre occupata dalle truppe francesi. Napoleone non avrebbe desiderato di meglio che poterle richiamare, ma doveva fare i conti con l'imperatrice e con la Francia. Restando i francesi a Roma, era impossibile togliere la città al Papa. Cavour tentò allora la via degli accordi, intavolando negoziati a mezzo del dottor Pantaleoni con la Curia, con l'imperatore attraverso il Vimercati. Il promettente inizio delle trattative romane parve dovesse coronare l'opera cavouriana, ma l'intransigenza dei cardinali, capeggiati dall'Antonelli, segretario di stato, fece cadere ogni speranza. Cavour intensificò allora l'azione a Parigi e, dopo vari progetti, riportati nelle lettere del Carteggio, che permettono di seguire lo svolgimento delle trattative in ogni fase, si veniva ad un accordo sulla base della cessione al Pontefice di un piccolo stato, alla cui difesa l'Italia s'impegnava. A firma avvenuta, Napoleone avrebbe comunicato al Papa il concluso accordo e, insieme, l'invito di provvedere entro quattro mesi alla sua difesa. Messo al sicuro il Papa dagli attacchi stranieri, egli avrebbe ritirato le sue truppe, riconoscendo il Regno d'Italia. Già erano conclusi i negoziati, già fissato il testo delle lettere che dovevano scambiarsi i sovrani, quando il Cavour ammalò. Il primo giugno doveva partire la lettera del Re, il 6 partiva da Torino la notizia ferale. La morte del Cavour arrestava la questione romana, che doveva sinistramente gravare col suo peso sulle sorti d'Italia fino alla conclusione dei 'patti del Laterano'. "Senza pretendere di riassumere il contenuto di questi due volumi, dei quali l'importanza straordinaria è manifesta, la 'Rassegna' si crede in dovere di annunziarli come una delle massime fonti dei suoi studi comparsa nell'anno.": «La Rassegna storica del Risorgimento». "La pubblicazione costituisce una nuova, grandiosa testimonianza della mirabile elasticità d'ingegno e della forte tempra dello statista meraviglioso.": PIETRO ORSI.