LA MATEMATICA DELL'INGEGNERE E LE SUE APPLICAZIONI Fuori commercio
Guido Fubini Giuseppe Albenga

LA MATEMATICA DELL'INGEGNERE E LE SUE APPLICAZIONI

Prima edizione

  • 1949
  • Note: Volume primo, 1949; Volume secondo, 1954. Rilegato e in brossura. Prefazione al secondo Volume: "Questo libro può ben dirsi postumo anche se uno degli Autori è in vita. Guido Fubini ne aveva a lungo accarezzata l'idea e tracciato il programma e quando, ventisei anni or sono, dalla Scuola d'Applicazione degli Ingegneri di Bologna tornai al Politecnico torinese, mi volle suo collaboratore ma si riservò quasi tutta la fatica: gli amici e gli allievi Suoi riconosceranno subito quanto in questi due volumi gli appartiene. Suo è il motto verdiano [NdR: "ritorniamo all'antico/e sarà un progresso", Simon Boccanegra] che chiarisce l'impostazione del lavoro, Suo lo spirito che lo anima nella speranza di aiutare a vincere l'astruso rigore di molti corsi moderni e a coordinare con una visione unitaria i fondamenti di molte scienze applicate, Sua la maggior parte dei capitoli e in particolare dell'ultimo volume, scritto quasi interamente a Princeton. Il dottor Eugenio Fubini ne curò la revisione con affetto filiale, rifece i capitoli sulle unità di misura e sulle funzioni di Bessel, mantenendo, per il resto, fin dove era possibile, la stesura originaria. Anche la parte da me scritta subì per opera di Guido Fubini rimaneggiamenti profondi, come le mie osservazioni lo convinsero a qualche ritocco della sua redazione. Ma quando, iniziata la stampa e spinte molto avanti le prime bozze, Guido Fubini partì per l'esilio che lo fece tanto soffrire e le comunicazioni divennero difficili e poi impossibili, dovettero terminare le nostre discussioni, talora vivaci, ma sempre improntate alla serena amicizia ed al sincero affetto che ci univa. Ho dovuto introdurre pochissime varianti anche nei capitoli essenzialmente tecnici, da Lui scritti: pochi matematici conobbero le materie dei corsi di ingegneria come Guido Fubini, che seguì con passione gli studi dei suoi figli. Gli ammiratori suoi ritroveranno in queste pagine l'agile tono e il vibrato stile di Lui, e il suo modo di ragionare limpido e pur profondo, libero d'ogni superflua gravezza. (...)." GIUSEPPE ALBENGA.