L'arte italiana Fuori commercio
Adolfo Venturi

L'arte italiana

Disegno storico

Prima edizione

  • 1924
  • Note: In 16°, pp. 300, con 290 illustrazioni, in carta patinata. Copertina di A. Moroni. Nello stesso anno uscì anche la seconda edizione. Tradotto in inglese (Inghilterra e America) e in spagnolo. Contiene: "1. I primordi dell'arte cristiana - 2. L'arte romanica - 3. La scultura e l'architettura italiana (Sec. XIII-XIV) - 4. La pittura italiana - 5. Architettura, pittura e scultura del secolo XV - 6. Architettura, scultura e pittura nel Cinquecento - 7. Dopo la rinascita". "Mi perdoni se insisto per la stampa del mio lavoro: "L'Arte italiana - Prospetto storico". - Pensi che non vi sono manuali di storia dell'arte italiana, che sieno degni di essere guardati; e che io ho voluto riparare, per la cultura nostra, a una condizione vergognosa di cose, per essere i manuali sforbiciature di giovani letterati ignari dell'abicì della storia dell'arte. - Riduciamo le illustrazioni, ma esciamo presto, ché il libro avrà certamente fortuna, grandissima diffusione. Ne sono sicuro. Lo stampi, se crede, una prima volta senza illustrazioni, ma lo stampi.": ADOLFO VENTURI a OLIVIERO FRANCHI, Roma, 12 marzo 1922. "Da Londra mi scrivono per la traduzione del mio "Disegno storico" e per la pubblicazione in lingua inglese. (...). - La Dott. Mary Pittaluga ha compiuto in modo degno il suo volume sul Tintoretto; e presto lo manderà a Lei (...). - Probabilmente il 20 maggio sarò costì con la turba dei miei scolari del Corso di Perfezionamento, e verrò da Lei, in quella occasione, con la Dott. Prof. Mary Pittaluga, che fu tra le predilette da mio figlio prima e da me poi.": id., Roma, 1 maggio 1924 - "Per arrivare in Iscozia presto senza sorprese invernali, sono qui, dopo aver dato una corsa alle gallerie di Losanna e di Ginevra. Qui resterò tre giorni, perché la via lunga ne sospigne; la mattina del 18 sarò a Londra, poi a Edimburgo, Glasgow, Liverpool, Dublino, ecc. - A Londra vedrò l'editore della traduzione del nostro "Disegno storico", iI Macmillan, e gli mostrerò alcune prove dei clichés, fatti dall'Unione Zincografi, veramente bellissimi. Per il Macmillan ne ho ordinato due serie (una per lui, l'altra per la sua succursale di New York). - Ella non ascolti i 'cretinoski' che trovano nel libretto il tono troppo alto. Dicono così per far propaganda per il Serra, che, discorrendo di Raffaello, nota che il grande ritmico pittore, nella Scuola d'Atene, ha composto la scena "con figure in piedi e con figure sedute". Io sono felice d'aver bandito i libercoli vergognosi che fanno detestare la Storia dell'Arte! E ho goduto della festa che mi hanno fatto i ragazzi dei licei, ovunque mi hanno incontrato. È stata una bella ricompensa per me.": id., Parigi, 15 agosto 1924. - "Ragionando con S.M. il Re, dissi della necessità di non rimpinzare d'erudizione le teste degli studenti, ma di aprir loro, invece, bene gli occhi, perché guardino le cose belle che in Italia ci splendono attorno. E soggiunsi come, con questi criterii, mi fossi provato a scrivere per le scuole il mio "Disegno storico dell'Arte italiana". E S. M. il Re mostrò desiderio di vederlo, di leggerlo, e io sarei lieto di offrirgli, anche a nome della Casa Zanichelli, una copia con la speciale legatura che Lei prepara al volumetto.": id., Roma, 24 febbraio 1925.