Italia! Fuori commercio
Giovanni Pascoli

Italia!

Orazione ai giovani allievi della R. Accademia Navale nel cinquantenario del Regno

  • 1911
  • Note: In 8°, pp. 22. In Livorno il giorno IX Aprile, MCMXI nella grande sala di studio della R. Accademia Navale. "L'Ammiraglio comandante, Marchese Baggio Ducarne, dopo alcune parole che meglio si custodiscono nell'animo di quel che si registrino nella carta, dice: "Ed ora, Pascoli, a lei la parola, che resterà scolpita nel cuore dei giovani, dai quali la Patria aspetta, e rimarrà perenne in questo luogo come una eco che avverta: Italia! Italia!" - E l'oratore risponde: "Grazie, Ammiraglio! Una parola che ci venga dall'esercito o dalla armata, ha virtù sempre di entrare nella nostra umbratile vita come uno squillo di tromba, e muoverla e scuoterla tutta. - Ma, nobile Ammiraglio, ma, valorosi ufficiali di mare e di terra, ma, Sindaco di Livorno, di questa città piena d'aria e di luce della quale ricordo sempre, con grato orgoglio, d'essere cittadino, di questa eroica città che sembra temperare la gentilezza toscana con non so quale salubre asprezza marina: - ma, gentili donne e uomini, egregi colleghi e amici, e tra questi, se in qualche luogo sei, tu alto fraterno poeta Giovanni Marradi [E Giovanni Marradi c'era, e abbracciò con l'antico affetto il compagno da gran tempo lontano]; - concedetemi, per la benignità vostra, e perdonatemi, di non dirigermi a voi. Non vi sia discaro che, dopo il riverente saluto, mi rivolga ai giovani allievi. È l'uditorio al quale sono più avvezzo e del quale più deve compiacersi chi è per finire, poiché il tramonto sembra incontrarsi con l'aurora, e, in un momento d'illusione, egli vede le sue ultime nuvole tinte di rosa da quei raggi nascenti. A loro dunque io parlo."