In commemorazione di Giosue Carducci. 2 giugno 1907 Fuori commercio
Pio Carlo Falletti Fossati

In commemorazione di Giosue Carducci. 2 giugno 1907

Giosue Carducci minore

  • 1907
  • Note: In 8°, pp. 32. Estratto da "Atti e memorie della R. Deputazione di Storia patria per la Romagna", Serie III, vol. 25. Commemorazione tenuta il 2 giugno 1907 alla R. Deputazione di Storia Patria. "Nei giorni di adunanza, alle quattordici, puntualmente, Giosue Carducci entrava da quella porticina e veniva a occupare il seggio che ora è troppo alto e grande. Voi ben lo rivedete con gli occhi della mente, chiari Soci, seduto al tavolo della Presidenza, brizzolato il capo leonino, pensosa l'ampia fronte, austero il volto, dirigere sereno le nostre discussioni. L'aver appartenuto alla Deputazione fu utile al Socio e la cosa è ovvia. Per citare un caso: i soci Gozzadini, Gualandi, Orioli diedero al Socio le indicazioni delle rime che sono nei Memoriali. Ma forse non fu disutile al Fabbro. Forse e niente più, perché non saprei dire per es., in che e fino a qual punto la lettura del socio Corrado Ricci, intorno alla Chiesa di Polenta, abbia contribuito all'Ode. Alquanto minore incertezza possiamo avere sulla provenienza degli elementi storici onde son formati i versi: "Dormono a' piè qui del colle gli avi umbri che ruppero primi a suon di scuri i sacri tuoi silenzi, Apennino: dormon gli etruschi discesi co'l lituo con l'asta con fermi gli occhi ne l'alto a' verdi misterïosi clivi ...", e gli altri che seguono. Prima che il largamente compianto prof. Brizio discorresse nella sala della Deputazione degli antichissimi popoli d'Italia, correvano altre nozioni.".