Il gusto dei primitivi Fuori commercio
Lionello Venturi

Il gusto dei primitivi

  • 1926
  • Note: In 8°, pp. 432, con 90 tavole. Contiene: "I. Introduzione" - Parte Prima: "I Primitivi e la critica d'arte - 1. L'imitazione e l'idealizzazione della natura nell'evo antico - 2. La rivelazione di Dio nell'arte medievale - 3. La critica italiana durante il Trecento e il Quattrocento - 4. Da Vasari a Winckelmann - 5. La critica romantica - 6. Ruskin - 7. Corollari" - Parte Seconda: "Il gusto dei Primitivi e l'arte - 1. I Primitivi e l'arte classica - 2. I Primitivi e l'arte dell'Ottocento". "Questo libro è scritto per recare all'attuale critica d'arte il contributo di una esperienza della 'rivelazione' in arte, e non si limita a una sola personalità per chiarire il problema sotto il maggior numero possibile d'aspetti, non si occupa dell'arte di questo o di quello o di molti primitivi, non cerca ciò che individua gli artisti, cerca ciò che li accomuna, non la loro arte, ma il loro gusto. Non so se la parola 'gusto' sia la più adatta a significare quello che intendo; non ne ho trovata una migliore. E per evitare equivoci, dichiaro che intendo per gusto l'insieme delle preferenze nel mondo dell'arte da parte di un artista o di un gruppo di artisti. - Michelangelo preferisce la forma plastica e il corpo ignudo, disprezza il ritratto e il paesaggio e così via: questo è il gusto di Michelangelo. Tiziano preferisce gli effetti cromatici e i vestiti scintillanti, ama il ritratto e il paesaggio e simili: questo è il gusto di Tiziano. S'intende che l'arte di Michelangelo o di Tiziano non consiste solo in quelle preferenze; anzi queste limitano gli artisti di fronte all'universalità dell'arte loro, per cui nell'arte di Michelangelo sono effetti non plastici, immagini vestite e persino elementi ritrattistici e paesistici: pure quelle preferenze servono a individuarlo di fronte a Tiziano. Altre preferenze individuano Michelangelo di fronte a Raffaello, e l'insieme di esse costituisce la materia alla quale l'arte saprà dare una forma, la sintesi. (...)": LIONELLO VENTURI. "Lionello ha fatto a Milano e a Torino quattro conferenze sui 'Primitivi': da quel che ne so, esse sono veramente un modello di critica d'arte. Pubblichiamolo, con la stessa veste del "Disegno storico", a supplemento. Potremo anche pubblicare le monografie che avevo già preparate per la Casa Zanichelli. - Insomma pubblicare una serie supplementare al Disegno storico -una collezione di storia e critica d'arte- tenuta alta, sdegnosamente alta, perché non si confonda con le mercantili raffazzonature.": ADOLFO VENTURI alla ZANICHELLI, Roma, 21 gennaio 1924. Ripubblicato da Einaudi, Torino, nel 1972.