Il canto XXII dell'Iliade Fuori commercio
Omero

Il canto XXII dell'Iliade

commentato da Enrico Turolla

A cura di Enrico Turolla
  • 1927
  • Note: In 16°, pp. XIV-68. Dall'Avvertenza: "Questo commento al canto 220 dell'"Iliade" consta di tre parti: 1. Introduzione - 2. Commento morfologico e sintattico - 3. Commento stilistico ed estetico. - Le tre parti, tra loro collegate, devono essere considerate come mezzo, non come fine. Il commento grammaticale ha lo scopo ovvio di facilitare l'intelligenza letterale del testo; il commento stilistico si risolve in una analisi dei valori estetici del canto, in quanto scruta attentamente i mezzi di cui si vale l'artista per ottenere il suo scopo e fa attento il lettore su di essi, sì che la sua impressione finale, che dovrebbe essere la sintesi di infiniti elementi affettivi, sia resa più facile e più completa. Dopo un commento di carattere, dunque, analitico (e ad aiutare il lettore in questo momento iniziale è rivolto sempre ogni commento), bisogna che il lettore raggiunga in se stesso la sintesi finale, indispensabile sempre, ma tanto più indispensabile quando si tratti di leggere un capolavoro come è questo canto della morte di Ettore; sintesi che è un atto libero in cui viene ricreato in noi, con luci e toni nostri, il dramma obbiettivo che ci è di fronte. Il commento, si badi bene, non può avere che un valore di aiuto iniziale, ma alla sintesi non si può arrivare che da soli, per forze proprie, capaci di dar unità a ciò che è, nel suo inizio, unione frammentaria di osservazioni e di cognizioni fra loro divise; un atto di grazia, dunque, indipendente dalla volontà e superiore al ragionamento. (...)": ENRICO TUROLLA.