I trattati segreti della Triplice Alleanza Fuori commercio
Giulio Caprin

I trattati segreti della Triplice Alleanza

Per la prima volta pubblicati in Italia

  • 1922
  • Note: In 16°, pp. LIV-172. " (...) Storicamente la Triplice non è stata mai medieuropea, ma per l'Italia, finché si appoggiò totalmente su essa, mediterranea; poi niente altro che una garanzia contro l'Austria-Ungheria e in principio una garanzia di pace generale. Per gli alleati un eccellente mezzo per mantenere a loro favore quell'equilibrio che, senza l'Italia, sarebbe precipitato di contro al peso della Duplice Intesa. I documenti non dicono cose diverse da queste. O se permettono che anche dalla storia si deduca la morale, aggiungono che le alleanze generiche e fondamentali invecchiano presto con il mutare delle circostanze; valgono più le intese speciali in contingenze precise e per fini determinati. Il giuoco delle alleanze è un gioco pericoloso, che sfugge a tutti i calcoli perché le poste del gioco non sono pedine, quali le ha per astrazione professionale immaginate la diplomazia, ma creature viventi. La vitalità dell'Italia ha trionfato della Triplice alleanza che poteva condurla a morte .: GIULIO CAPRIN. "L'amico prof. Giulio Caprin mi scrive la lettera che le unisco. L'idea di pubblicare i trattati della Triplice, con introduzione e note, mi pare ottima e destinata ad un sicuro successo editoriale. - Se Ella divide questo mio parere, non perda tempo e commetta subito il volumetto al Caprin (Pension Florhof, Zurigo). (...) ": ALESSANDRO LEVI a OLIVIERO FRANCHI, Ferrara, 2 dicembre 1919. "Ho riguardato i documenti sulla Triplice Alleanza che converrebbe pubblicare. I documenti essenziali, che sono già stati tradotti da me a Zurigo, occuperebbero un centinaio di pagine. A questi di fonte austriaca andrebbero aggiunti quelli dell'accordo Prinetti-Barrère che li completano. - Vi si dovrebbe premettere i documenti stessi e la storia della Triplice, Così il volumetto - tra le 150 e le 200 pagine - diverrebbe una cosa utile a uomini politici, giornalisti e storici.": GIULIO CAPRIN a OLIVIERO FRANCHI, Firenze, 16 dicembre 1920.