Note:
In 8°, pp. 128.
Contiene: "L'Editore a chi legge - 1. A Giuseppe Garibaldi - 2. Sicilia e rivoluzione - 3. Dopo Aspromonte - 4. Per Eduardo Corazzini - 5. Nel primo anniversario della battaglia di Mentana - 6. In morte di Giovanni Cairoli - 7. Feste ed oblii - 8. Un anno dopo al 21 gennaio 1871 - 9. Per il quinto anniversario della battaglia di Mentana - 10. XX aprile 1879 - 11. Ora e sempre - 12. A Giuseppe Garibaldi. 3 novembre 1880 - 13. Scoglio di Quarto - 14. Piemonte - 15. Discorso per la morte di G. Garibaldi - 16. Ad Angelo Sommaruga - 17. Obbediamo - 18. Nota - 19. Al signor Nicola Zanichelli - 20. In Orbetello - 21. In Rosignano - 22. Ai superstiti di Mentana - 23. Versi di Giuseppe Garibaldi a G. Carducci".
"(...) Il Carducci si vantava, oh quanto a ragione! di aver piantata la bandiera garibaldina su qualche vetta dell'arte. Certo è che egli fu veramente il poeta della rivoluzione italiana, e per ciò il poeta di Garibaldi. Poeta sempre, se anche nutrito di storia. Levasi sul resto, monumento di lirica, e pur di satira, meraviglioso, il discorso da lui improvvisato il 4 giugno 1882 nel teatro Brunetti in Bologna, e lì per Iì raccolto, non stenograficamente, da Giuseppe Picciola e da alcun altro; sulle quali note fu subito steso dall'oratore. (...)": GUIDO MAZZONI.
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