Forme e colori di vita regionale italiane Fuori commercio
Amy A Bernardy

Forme e colori di vita regionale italiane

Volume I: Piemonte

  • 1926
  • Note: In 8°. Volume I, Piemonte, pp. XIV-145, con 134 illustrazioni, 1926; Volume II, Liguria, pp. 120, con 136 illustrazioni, 1927, Volume III, Venezia tridentina, pp. XIII-148, con 174 illustrazioni, 1929. Dall'Introduzione al primo volume: "Ricordo: nel tragico novembre del 1917 ero in America a combattere come potevo la battaglia italiana: e nel parlare altrui dell'invasione nemica mi tornavano in mente con dolorosa intensità di visione le cucine friulane lucenti di rame e di ottone in secchie e bronzine, in teglie e caldaie; e lo strazio che della bellezza e della ricchezza d'Italia si faceva allora per mano nemica, assumeva in quella umile forma domestica la significazione e la nobiltà del simbolo. Allora amaramente riflettei come d'ordinario eravamo, noi popolo italiano, ignaro e negligente di tutte le forme d'arte e di vita famigliare delle nostre provincie, e come se per caso andasse distrutto l'ultimo esemplare di un utensile da casa o di un arnese da lavoro che portasse il segno dei tempi andati, non avremmo forse né meno, in molti casi, una fotografia a cui ricorrere, per non parlare di un museo in cui ritrovarli. - Non illogicamente quindi il libro che da tempo era in stato, diremo così, subcosciente nel pensiero dell'autrice, apparisce dopo che il travaglio e lo sconvolgimento della guerra e di quel che seguì immediatamente la vittoria hanno fatto sentire più profondo il valore di certe manifestazioni della vita nazionale. (...)": AMY A. BERNARDY. Dalla Prefazione al secondo volume: "(...) Vogliamo solo ricordare qui come questa raccolta di 'forme e colori', che da tempo era più o meno vagamente in progetto nel pensiero dell'autrice, si tradusse in realtà quando la volontà geniale di Oliviero Franchi, direttore generale della Casa Zanichelli, 'prese a volo' l'idea fermandola nella gaietta veste, che ormai le è caratteristica, e che le rimarrà, anche in omaggio a Lui, che del Piemonte, pur durante lo strazio della lunga malattia, tanto si compiacque. Giusto è dunque, che alla memoria della sua bella energia, suscitatrice allora di tanta lieta attività, oggi di così accorato rimpianto da parte di quanti Gli furono compagni di pensiero e di lavoro, siano dedicate le pagine che Egli non vide compiute, ma che precorse col desiderio e illuminò del suo spirito animatore.": AMY A. BERNARDY.