Design di sistema per le istituzioni culturali
Giovanna Vitale

Design di sistema per le istituzioni culturali

Il museo empatico

  • 2013

L’autrice

Giovanna Vitale si è formata e ha lavorato con esponenti del Movimento Arte Concreta, in particolare con Nino di Salvatore e Bruno Munari. Ha conseguito il dottorato in Disegno industriale al Politecnico di Milano, dove è docente di Comunicazione visiva presso la Facoltà del Design. Divide la sua attività tra professione, ricerca teorica e didattica nel campo della comunicazione visiva, della fotografia, dei prodotti multimediali e dei sistemi comunicativi complessi per i beni culturali. Ha insegnato Fondamenti di Visual design, Culture visive, Storia e teoria della comunicazione visiva nei master di importanti scuole private.

L’opera

Il pregio di questo libro, come nota Francesco Zurlo nella sua prefazione, è quello di aver trovato un senso per il museo della contemporaneità: attraverso il concetto di empatia mette al centro dell’istituzione museale le persone, sottolineandone il diritto alla partecipazione, all’immaginazione, all’apprendimento.

Design di sistema per le istituzioni culturali descrive e teorizza le possibilità che i musei hanno di costruire relazioni empatiche con i propri visitatori. Questo processo viene letto come un dispositivo etico fondato su valori di rispetto per chi entra in contatto con l’istituzione culturale. Si propongono, da una parte, i ragionamenti sulle motivazioni che spingono l’individuo alla visita di un museo e, dall’altra, quelli sul ruolo di motore per la crescita psichica delle persone che l’istituzione culturale può assumere.

L’intera indagine e i casi studio analizzati (Macro di Roma, Galata Museo del mare di Genova, Scavi di Pompei) si concentrano su quei progetti realizzati nei quali i musei hanno fondato la propria proposta su una relazione empatica con il visitatore, mettendo al centro il territorio che li accoglie, l’identità condivisibile o l’esperienza della visita stessa, agendo attraverso il progetto architettonico, il progetto della comunicazione, il progetto dei percorsi espositivi emozionali, fondati sulla percezione.

Attraverso le molte fotografie originali scattate dall’autrice, sono illustrati numerosi esempi concreti di utilizzo consapevole della comunicazione multimodale e sinestesica, della percezione intuitiva, della cultura emotiva, per creare una relazione empatica tra istituzione culturale e pubblico. Il libro documenta anche alcune tra le più evidenti mancanze di cura e macroscopiche negligenze, che possono provocare un effetto repulsivo da parte del visitatore.

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