Ça ira Fuori commercio
Giosue Carducci Nobel

Ça ira

Versi e prose, con note di Renato Serra. Dalla edizione definitiva approvata dall'autore

A cura di Renato Serra
  • 1911
  • Note: In 16°, pp. 160, con ritratto e tre tavole. Uscì in 2 dispense e in volume unico. Alfredo Grilli ricorda due lettere inedite di Renato Serra, che si riferiscono alla sua attività di commentatore della "Edizione popolare carducciana". Sono dirette al prof. Lovarini. - "Cesena, 5 febbraio 1911 - Ill.mo Signor Professore, trovo in casa questo gruppo di cartelle: "note al Carducci, ultima parte: traduzioni". - Il "Ça ira" l'ho in biblioteca, dove non sono ancora stato: andrò domani. Le note alle 'Poesie' son fatte; da fare quelle della 'prosa'; ma tutti i luoghi son già segnati; è lavoro di una giornata. - Le mando queste senza rileggere. Deve mancar qualche cosa che aggiungerò sulle bozze, tenendo conto delle loro osservazioni. Manca certo notizia dei metri degli originali; ma la procurerò facilmente. - La prego scusarmi se scrivo così. Mi voglia salutare e ringraziare l'Albertazzi". - "Cesena, 9 febbraio 1911. - Ill.mo Sig. Professore, mando le note per il "Ça ira", versi. Le ho rabberciate un poco, ma qualche ritocco ci vorrà, sulle bozze. - Bisogna sopra tutto sistemare le citazioni (Carlyle, Michelet), che non ho fatto sempre a un modo: di Michelet mi mancava in qualche punto il testo e ho adoperato frattanto una traduzione italiana. Poi bisogna avvisare il modo di citare la prosa carducciana: io ho segnato le pagine dell'Edizione "Opere", e ho abbondato un poco. - La prego di veder Lei e di dirmi poi il suo parere. - Aspetterò qualche giorno prima di mandare le note alla prosa. - Voglia salutare per me l'Albertazzi.".