BIOLOGIA Fuori commercio
Helena Curtis Penna d'oro

BIOLOGIA

Prima edizione

  • 1973
  • Note: Copyright 1968, "La versione è stata eseguita sulla terza ristampa originale del gennaio 1971". Disegni di Shirley Baty. Grafica di Raimondo Biscaretti, impaginazione di Anna Zamboni. Presentazione dell'edizione italiana di Enrico Urbani, luglio 1973. Prefazione dell'autrice all'edizione inglese, dicembre 1967. Presentazione dell'edizione italiana: "Sono lieto di presentare la versione italiana di "Biology" di H. Curtis, curata con attenzione e competenza dal prof. Filippo Cecere. Malgrado stiano attualmente comparendo numerose traduzioni di altri ottimi libri di carattere biologico, proprio per l'importanza che la biologia è andata assumendo negli ultimi anni, questa opera è da considerarsi particolarmente valida e significativa sotto molti aspetti. Essa risponde a due esigenze fondamentali che di rado vengono soddisfatte congiuntamente: fornisce una solida conoscenza di base dei fondamenti della biologia, sia animale che vegetale, e nel contempo, partendo da questi concetti, consente un esame non superficiale, ma approfondito e dettagliato, delle acquisizioni più recenti e delle prospettive che si aprono all'indagine biologica. Uno sguardo all'indice degli argomenti è sufficiente per rendersi conto dello sforzo che l'Autrice ha computo per dare un'idea il più completa possibile di tutti i settori della biologia, dalla citologia alla sistematica, dalla genetica all'embriologia, dall'etologia all'ecologia. L'esposizione è chiara e di agevole comprensione anche quando sono trattati argomenti di particolare complessità e attualità ed è corredata da una ricca iconografia, nonché da grafici e tabelle che rendono immediata la comprensione degli aspetti anche quantitativi dei fenomeni. Il libro può pertanto risultare particolarmente utile non soltanto allo studente per la preparazione di esami, ma a chiunque, per proprie esigenze culturali o per esigenze culturali o per necessità professionali, voglia documentarsi in maniera adeguata su determinati argomenti. Ritengo inoltre che esso possieda caratteristiche tali da poterne raccomandare la consultazione ai docenti delle scuole secondarie i quali, sia ai fini dell'insegnamento che a quelli della preparazione all'esame di abilitazione, potranno trovarvi un panorama completo ed aggiornato di un campo di studio e ricerca che, nella rapida evoluzione subita recentemente, è stato così ricco di promettenti risultati. Mi auguro pertanto che l'opera della Curtis abbia anche in Italia il successo che merita." ENRICO URBANI, Roma, luglio 1973. "Questo libro è il risultato di un'impresa non priva di rischio, alla quale ha partecipato un numero straordinario di persone e hanno contribuito diversi fattori essenziali. Il mio personale contributo è stata la lunga esperienza di scrittrice professionista nel campo della biologia e il desiderio di comunicare il mio interesse ed entusiasmo per l'argomento. Il secondo fattore, più importante del primo, è stata la comparsa sulla scena editoriale di una giovane e vitale casa editrice, ricca d idee nuove e piena di iniziative. Il terzo fattore, di gran lunga il più importante di tutti, è stata la volontà di un gran numero di insegnanti e di esperti in tutti i campi della biologia di fornire il proprio aiuto in ogni fase della progettazione, della stesura e delle innumerevoli revisioni del manoscritto e delle illustrazioni. Ci siamo proposti di scrivere in libro per studenti universitari che scelgono la biologia come primo corso di scienze: sono studenti particolarmente interessanti per chi si occupa di scienza e di didattica. Per molti di loro sarà questo l'unico contatto con la scienza durante tutta la carriera accademica. Che cosa si vuole che imparino in questo breve periodo di tempo e qual è il metodo migliore per raggiungere lo scopo prefisso? Secondo me, non c'è motivo per cui gli studenti che si specializzeranno nelle discipline umanistiche o nelle scienze sociali debbano seguire un corso di scienze 'più facile' e meno stimolante di quello offerto agli studenti che diventeranno biologi o fisici. In realtà, potrei presentare argomenti a favore dell'opinione opposta; ma ritengo che si sia tutti d'accordo che l'importanza da attribuire alla materia nei due casi dovrebbe esser alquanto diversa. Per esempio, non vedo lo scopo di insistere sull'acquisizione di una grande quantità di dati minuti o, in particolare, di un esauriente vocabolario tecnico, se lo studente non continuerà a usare questo materiale, perché esso, al massimo, sarà imparato a memoria e poi dimenticato. Invece, le nuove idee e i nuovi modi di guardare le cose tendono a rimanere e nulla si imprime così profondamente nella memoria come un interessante problema irrisolto. Perciò abbiamo cercato di occupaci di concetti generali, per ricordare agli studenti e a noi stessi i fondamentali problemi e interessi della biologia e, inoltre, per mostrare loro come i biologi stessi pongono i problemi e ne cercano le soluzioni. Il tema unificatore del libro è l'evoluzione, la quale naturalmente, è un concetto unificatore di tutta la biologia. L'introduzione, in cui sono discussi i precedenti e le idee essenziali sull'evoluzione di Darwin, fornisce allo studente una visione completa della biologia, che gli sarà utile nell'intero corso dei suoi studi. Il resto del libro è concepito come una serie di passaggi dal passato al presente, dal più semplice al più complesso, dalla cellula, considerata isolatamente, alla biosfera. Ciascun insegnante adatterà il libro alle necessità e agli interessi suoi e della classe. Sebbene nella scuola media superiore l'insegnamento scientifico sia sempre più soddisfacente, la maggior parte degli studenti che iniziano l'università non hanno ricevuto un'accurata formazione né in biologia né in chimica. La prima metà del libro, le tre parti dedicate alle cellule, agli organismi e alla genetica, è stata progettata tenendo presente questo tipo di studente. Per gli studenti con una migliore preparazione scientifica, i capitoli sulla chimica cellulare, per esempio o sulla tassonomia, o sulla genetica classica si possono usare come riepilogo, dedicando l'insegnamento agli sviluppi più recenti. Nella seconda metà del libro, abbiamo trattato settori della biologia nei quali vengono compiute molte nuove ed eccitanti ricerche: lo sviluppo, il comportamento, la genetica delle popolazioni e l'ecologia. La discussione di questi argomenti utilizza le informazioni fornite da un diverso punto di vista nei primi capitoli e, in particolare nell'ultima parte, abbiamo tentato di riunire molti degli argomenti precedenti e di rendere lo studente consapevole del suo posto nel mondo degli esseri viventi. L'insegnante che dispone di tempo limitato po' scegliere solo una di queste parti, o singoli capitoli di ciascuna, per dare un'idea delle ricerche in atto in questi diversi campi. Spero che almeno uno di essi possa essere studiato a fondo. (...)" HELENA CURTIS, dalla prefazione all'edizione inglese, dicembre 1967. "Il libro era nato per l'università. Delfino Insolera ne decise la traduzione sulla base di una recensione assai favorevole di Salvador E. Luria, apparsa su «Scientific American». Ben presto l'editore americano affiancò all'edizione maggiore un'edizione ridotta, per corsi college semestrali ("Invitation to Biology"). Il filone "Invitation" fu seguito in particolare da Sue Barnes. Barnes era una giovane redattrice della Prentice Hall; quando all'inizio degli anni Sessanta l'editore, tenendo conto della campagna antievoluzionistica già allora aggressiva negli Stati Uniti, impose censure nei libri, Barnes lasciò Prentice Hall e andò a lavorare in una casa editrice allora agli inizi, la Worth. Fu incaricata di rivedere un manoscritto di Helena Curtis: fece interventi, alcuni anche abbastanza incisivi. Il giorno dopo aver inviato all'autrice il proprio lavoro fu chiamata dall'editore: si aspettava di essere licenziata. Worth invece le disse che Curtis le chiedeva di diventare coautrice di "Invitation" e di seguirlo nelle edizioni successive. È sempre difficile capire perché un libro ha una diffusione vasta e, soprattutto, duratura. Il Curtis è un libro chiaro, aggiornato nelle varie edizioni, con un apparato didattico assai efficace, specie nelle ultime edizioni italiane curate da Laura Gandola e Roberto Odone. una ragione del suo successo sta probabilmente anche nel fatto che testo e illustrazioni sono complementari: le didascalie non ripetono il testo ma cercano di spiegare i fenomeni da un diverso punto di vista. In sostanza Curtis tiene conto, un po' programmaticamente e un po' per intuizione, della diversità degli stili di apprendimento degli allievi. La recensione di Luria indicava alcuni limiti: una trattazione non sempre convintamente molecolare e un impianto non del tutto evolutivo." Da Federico Enriques, "Castelli di carte. Zanichelli 1959-2009: una storia", Bologna, il Mulino, 2008, pp. 187-88. Traduzione di: Filippo Cecere Titolo originale dell'opera: Biology Worth Publishers, Inc., 1971