Art. 1455-1459
Luca Nanni Maria Costanza Ugo Carnevali

Art. 1455-1459

Risoluzione per inadempimento Tomo I, 2

1 ed.

  • Commentario del Codice Civile
  • 2007

Con questo volume si conclude il commento alle norme dettate per la risoluzione del contratto per inadempimento.

Particolare importanza riveste l’art. 1455, che limita la facoltà di chiedere la risoluzione del contratto ai casi in cui l’inadempimento non ha scarsa importanza. Da tempo dottrina e giurisprudenza hanno elaborato, ai fini di questa valutazione dell’inadempimento, criteri oggettivi e soggettivi, che vengono analizzati anche con riferimento alla tipologia degli inadempimenti.

Con il commento agli artt. 1456 e 1457 si completa l’analisi delle figure di risoluzione stragiudiziale. Esse offrono all’interprete numerose questioni teoriche, non disgiunte (soprattutto per quanto riguarda la clausola risolutiva espressa) da una indubbia rilevanza pratica.

Infine l’art. 1458, regolando gli effetti della risoluzione sia tra le parti sia nei confronti dei terzi, svolge un ruolo essenziale, che va in realtà oltre la risoluzione per inadempimento e riguarda anche la risoluzione per impossibilità sopravvenuta e quella per eccessiva onerosità sopravvenuta.

Numerose sono le questioni che tale norma pone all’interprete, a cominciare dal problema di conciliare la retroattività tra le parti della risoluzione con la natura costitutiva della sentenza che la pronuncia, per finire, per quanto riguarda gli effetti nei confronti dei terzi, con i problemi che sorgono dalla trascrizione delle domande giudiziali e dalla successione nel diritto controverso.

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