ARCHITETTURE DEI CALCOLATORI Fuori commercio
John L Hennessy David A Patterson

ARCHITETTURE DEI CALCOLATORI

Metodi di valutazione e di progetto

Prima edizione

  • 1993
  • Note: "Il libro, che ci è stato proposto dall'editore americano, viene presentato come un classico nel campo dell'architettura dei computer. Gli autori sono molto prestigiosi, perché hanno contribuito in modo rilevante allo sviluppo dell'architettura RISC (una delle più recenti acquisizioni in questo settore). Essi organizzano la materia secondo un principio innovativo, concentrandosi su aspetti quantitativi e relativi all'efficienza dei processi di elaborazione. (...)" GIUSEPPE FERRARI, appunto per il Comitato Direttivo, Milano, 22 maggio 1991. "È un testo veramente ottimo, che raccomanderei senz'altro per un corso universitario sulle architetture di calcolo (direi, dal terzo anno in avanti in un corso di Ingegneria Informatica o equivalente). Finalmente un testo veramente strutturato: non si procede dagli esempi alla generalizzazione, ma piuttosto (e correttamente) si definiscono principi e criteri che vengono poi esemplificati con casi reali. Un fatto molto utile (ed è la prima volta che ne vedo un caso) è la definizione di parametri di valutazione e cifre di merito prima che si cominci ad analizzare le architetture: ottima idea, se non si vuole cadere o nella semplice elencazione di casi, oppure nella presentazione di 'confronti' non ben giustificati. Definire significato e limiti dei benchmark non può che essere utile a dei futuri ingegneri che si troveranno alla mercè dei commerciali di questa o quella azienda, ognuno scortato da masse di numeri e percentuali scarsamente significanti! Un altro punto molto ben trattato è quello della definizione dei criteri di scelta e valutazione dell'insieme di istruzioni prima di esemplificare una qualsiasi architettura: evidentemente si ipotizza che il lettore abbia già una solida conoscenza di linguaggio assembler (per questo ho citato il terzo anno di studi universitari), quindi gli esempi banali sono inutili, e gli esempi seri vanno preceduti da una buona base teorica. Tutto il testo risponde a questa visione. Il 'pipelining', la definizione e l'organizzazione dei 'vector processors', le gerarchie di memoria: sono sempre visti in termini prima teorici, poi di valutazione, infine di esempi. Forse uno degli autori (Patterson) è stato fin troppo modesto nel trattare il suo 'cavallo di battaglia', le macchine RISC (che ha relegato in appendice): è l'unica modestissima critica che mi sento di fargli. Mi sembra eccellente l'idea di concludere ogni capitolo con una sezione su 'trappole e opinioni sbagliate': certo, solo degli autori sicuri di sé possono permetterselo, ma serve ad evitare che miti e fumosità si perpetuino! In conclusione: uno dei migliori libri di testo che io abbia letto. Ha di sicuro una potenziale clientela nel mondo universitario (non mi sento di affermarlo per il mondo industriale, che in Italia può essere piuttosto limitato su un argomento come questo...). Raccomanderei di cercare un ottimo traduttore, sciolto nello scrivere e al tempo stesso ineccepibile scientificamente; una traduzione sciatta o poco profonda potrebbe essere catastrofica." MARIAGIOVANNA SAMI, parere sul testo, giugno 1991. Traduzione di: Breveglieri Luca, Buonanno Giacomo, Fornaciari William Revisione di: Sami Maria Giovanna Titolo originale dell'opera: Computer Architecture: A Quantitative Approach Morgan Kaufmann Publishers, Inc., 1990